«A decorrere dal 1 gennaio 2014 viene abrogato il conto energia». Nel caso di raggiungimento anticipato dell’obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020 è sospesa l’assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico».
È quanto si legge nella bozza del decreto attuativo sulle Rinnovabili avanzata dal governo.
In pratica, se confermato l’articolo in bozza, sarebbe uno stop anticipato per gli incentivi al Fotovoltaico, visto che l’Italia ha già raggiunto i 7.000 MW di potenza e gli 8.000 MW sono previsti entro l’anno!
Senza considerare il divieto per la costruzione di impianti a terra superiori ad 1 MW e il taglio retroattivo del 30% sugli incentivi all’Eolico.
Nel testo aggiornato è inoltre presente un articolo che prevede controlli a campione sugli impianti per la verifica dei dati forniti. Chi non dovesse risultare in regola dovrà restituire le somme percepite e non potrà accedere a nuovi incentivi per dieci anni.
La discussione del Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva Europea 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili è prevista domani in pre-consiglio dei ministri e giovedì in CdM, ma le associazioni e le imprese del settore sono sul piede di guerra già da ieri, con l’obiettivo di impedire che il governo decreti la morte delle rinnovabili in Italia.
Da parte sua, il governo spiega che il blocco degli incentivi si motiva con i costi in bolletta (4,6 miliardi nel 2010) e con l’eccessiva generosità rispetto al resto d’Europa, tali da causare potenziali speculazioni nella compravendita dei progetti e sul prezzo dei materiali. Le modifiche servono, dunque, ma ad essere contestata è la scelta di passare da un eccesso all’altro. Anche il Ministro Stefania Prestigiacomo ha cercato di sedare gli animi anticipando che per il decreto definitivo il testo è ancora da valutare.
Per evitare il blocco del mercato fotovoltaico, ANIE/GIFI
ha sottoposto al Governo le seguenti proposte:
- Eliminare sospensione incentivi del Conto Energia al raggiungimento degli 8GW;
- Revisionare il sistema di incentivazione con riduzione tariffe da fine 2011;
- In alternativa, prevedere un “grace period” al raggiungimento degli 8GW.
Articoli Correlati:
- Rinnovabili, protesta contro il decreto blocca Solare
- Rinnovabili: gli Italiani hanno detto sì, anche in bolletta
- Incentivi al Fotovoltaico: bassi costi, tanti vantaggi
- Decreto Rinnovabili: critiche su incentivi e mercato
- Decreto Rinnovabili: proposte Gifi/Anie di modifiche
- Rinnovabili: approvato Dlgs per la promozione delle fonti energetiche green
- Rinnovabili: approvati Conto Energia 2011 e Linee Guida nazionali