Il vertice UE sull’energia appena conclusosi conferma le intenzioni di realizzare entro il 2014 una rete unica che consenta la circolazione libera di elettricità e gas, con l’obiettivo di rendersi indipendenti dagli idrocarburi e di raggiungere anche i paesi non ancora connessi alla rete europea. Eventi come la crisi in Egitto incidono infatti sul prezzo del petrolio (se la crisi permane +5%) e del gas naturale (+10%) innalzando i prezzi in bolletta per le Pmi.
Nei piani della UE c’è posto anche per l’energia nucleare: Francia e Gran Bretagna la propongono come fonte di energia per raggiungere i famosi obiettivi climatici del 20-20-20.
Le sorti del Nucleare sono, tuttavia, ancora da definire, considerata soprattutto l’opposizione di altre nazioni che considerano lo insostenibile e poco sicuro.
Intanto, l’unica certezza è che la E è in ritardo rispetto all’obiettivo di incremento dell’efficienza energetica: entro il 2020 dovrebbe raggiungere il 20%, traguardo comunque non giuridicamente vincolante. Ricordiamo che sono invece vincolanti i seguenti obiettivi: portare al 20% il fabbisogno Ue soddisfatto dalle energie rinnovabili e ridurre del 20% le emissioni di gas serra rispetto al 1990.
In questo quadro, il Consiglio Europeo ha fissato al primo gennaio 2012 la scadenza per l’applicazione delle normative di efficienza energetica riguardanti la costruzione o la ristrutturazione di edifici previsti dagli appalti pubblici, che dovranno tenere conto dell’obiettivo del 20%.
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