C’è ancora da attendere per conoscere i progetti Ue per l’efficienza energetica. Stando alla prima bozza, il documento finale non arriverà prima di febbraio 2011. Un Piano Ue dai toni smorzati, con cinque settori chiave su cui si concentrerà il piano: edilizia, trasporti, industria, settore energetico e pubblico.
Niente obbligo per gli utenti di ristrutturare gli edifici e quindi niente classi di riqualificazione obbligatorie per gli edifici al fine di migliorarne l’efficienza.
Sì, invece ai certificati bianchi per fare in modo che le imprese energetiche aiutino i propri clienti a risparmiare energia, e sì alla progettazione eco-compatibile, che preveda requisiti minimi di efficienza a livello di sistema, anche negli appalti pubblici.
Si vuole infine migliorare la coerenza della legislazione, la promozione di conformità, rafforzare l’efficacia dei controlli e potenziare il ruolo dei giudici nazionali nel sostenere l’attuazione della legislazione dell’Ue.
Con la constatazione – basata sulle ultime proiezioni – ell’impossibilità di raggiungere l’obiettivo di ridurre il consumo di energia del 20% entro il 2020, i nuovi obiettivi sono: recupero di 70 miliardi di euro l’anno nell’economia europea attraverso una riduzione delle bollette energetiche; taglio delle emissioni di CO2 per 560 milioni di tonnellate.
L’Europa è riuscita a percorrere solo metà strada in vista dell’obiettivo prefissato, il che significa aver imboccato la retta via ma che il percorso da fare è ancora lungo.