Sono notevoli le potenzialità che Confindustria vede celate nel piano nazionale di efficienza energetica, previsto dalla Legge Sviluppo. Secondo un’analisi effettuata dalla task force sull’efficienza energetica di Confindustria, infatti, nell’arco di 10 anni (2010-2020) assisteremo ad un aumento della domanda di 130 miliardi di euro, della produzione industriale di 238,4 miliardi e dell’occupazione di circa 1,6 milioni posti di lavoro.
Un comparto industriale importante quello della green economy italiana legata all’efficienza energetica, che vede coinvolte quasi 400 mila aziende e circa 3 milioni di occupati.
La ricetta di Confindustria prevede adeguati finanziamenti strutturali all’attività di ricerca e sviluppo, meccanismi di incentivi e un quadro normativo stabile.
Tra i vantaggi di una maggiore certezza sul fronte normativo vi sarebbe la possibilità di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 207 milioni di tonnellate, che corrisponderebbe ad un risparmio economico di circa 5,19 miliardi di euro.
Che sommati ai risparmi sulle bollette di circa 25,6 miliardi di euro, meno il costo degli incentivi (16,66 miliardi di euro), nel complesso il nostro Paese potrebbe arrivare a guadagnare oltre 14 miliardi di euro netti.