Novità in tema di SISTRI con il Consiglio dei Ministri del 26 agosto: approvate le misure di semplificazione e revisione del sistema informatico per il tracciamento dei rifiuti, che riguarderà principalmente quelli pericolosi e non più anche quelli speciali (=> Vai allo Speciale SISTRI). In questo modo la platea di coloro che saranno interessati dal nuovo adempimento che prenderà il via il prossimo 1° ottobre (3 marzo 2014 per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani della Campania) scende da 70.000 a 17.000 utenti (leggi il calendario SISTRI). Si tratta di chi raccoglie, trasporta e tratta i rifiuti pericolosi. Le novità che escludono chi tratta rifiuti speciali puntano ad alleggerire gli aggravi burocratici per le aziende della filiera dei rifiuti e a ridurre i costi di esercizio del sistema. «Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) sarà molto più semplice e riguarderà principalmente i rifiuti pericolosi», si legge nella nota stampa di Palazzo Chigi. «I produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori, potranno aderire al sistema di controllo su base volontaria», continua la nota stampa. Mano leggera poi per le inadempienze formali: non ci saranno sanzioni in caso di errori nella trascrizione delle informazioni a meno che queste non si ripetano nel tempo. Le nuove semplificazioni del SISTRI dovranno però essere stabilite periodicamente con decreto del ministro dell’Ambiente.