Il commissario europeo per l’Industria Antonio Tajani viene incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese, impegnandosi a verificare che provvedimenti e normative proposti dalla Commissione Europea siano a misura di Pmi.
«Lavorerò a stretto contatto con la BEI per verificare che i 30 miliardi stanziati a loro favore siano davvero destinati alle Pmi».
Di fronte alla Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo a Strasburgo, il vicepresidente designato della Commissione Ue ha inoltre ribadito che sarà la Green Economy il cuore della nuova politica industriale Ue.
Si tratta di un’opportunità per l’Europa: diventare «leader mondiale nei settori dell’ecoefficienza, dell’eco-design, delle tecnologie, dei processi produttivi, dei prodotti e dei servizi innovativi rispettosi dell’ambiente».
Secondo Tajani, politica industriale e lotta al cambiamento climatico possono e devono andare di pari passo.
Si è inoltre dichiarato favorevole al Reach, il Regolamento per la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche, ritenendolo «un buon testo che riesce a coniugare gli interessi dell’ambiente e della nostra azione contro il cambiamento climatico, gli interessi della tutela della salute dei cittadini e gli interessi dell’industria». È però necessario farlo attuare e migliorarlo in vista del 2012.