Positivo il rapporto tra industria italiana ed efficienza energetica: adeguate le tecnologie e ai nastri di partenza i progetti e le soluzioni per il risparmio energetico e la eco-sostenibilità dei processi produttivi e non solo: è quanto emerso alla VIII Giornata della Ricerca Anie di Roma.
Il presidente Confindustria Anie Guidalberto Guidi ha ricordato come i vincoli ambientali «hanno assunto caratteristica di opportunità e sfida tecnologica per le imprese dell’Hi-Tech».
«Ricerca e innovazione hanno consentito di sostanziare l’offerta industriale secondo un approccio sempre più eco-friendly, rispondendo ai nuovi input e alle esigenze imposte dal mercato».
Per i consumi annui di energia elettrica nell’industria e nelle infrastrutture si ipotizzano risparmi compresi tra il 4% e il -10% (tra 1,5 e 4 TWh).
Le tecnologie italiane sono teoricamente pronte a rispondere alla sfida ambientale: sul mercato sono già presenti sistemi d’avanguardia che tra il 2016- 2020 potrebbero abbattere del 25-35% i consumi d’illuminazione registrati nel 2005.
Inoltre si potrebbe ottenere una riduzione di 15-20% nei consumi di climatizzazione e produzione di acqua calda applicando sistemi di gestione e controllo che ricorrono alla domotica.
Obiettivi in materia ambientale che secondo Confindustria Anie sarebbero più che raggiungibili in Italia, a patto però di continuare a sostenere gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, con lo stesso ritmo ed impegno sostenuti finora.
Nel 2008 l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana ha speso in R&S circa 2,3 miliardi di euro (+5,1% rispetto all’anno precedente) e nel 2009, nonostante la crisi, gli investimenti dovrebbero rimanere sopra i due miliardi di euro.
L’evento “Investire in tecnologie per l’efficienza energetica: l’impegno delle aziende Anie in ricerca e innovazione” è stato promosso da Confindustria Anie con il patrocinio della Commissione Europea.