Nuove richieste di proroga per la norma CEI 0-21 che, in ambito Fotovoltaico,viene riconosciuta dall’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) come “Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica”.
L’entrata in vigore della norma CEI 0-21 è stata fissata al 1° luglio 2012 dalla delibera 84/2012/R/EEL, ma rischia di mettere in pericolo gli investimenti di molte imprese della filiera, già messi a dura prova dall’arrivo del Quinto Conto Energia: le difficoltà di rispettare gli adempimenti rendono impossibile per le stesse imprese, al contempo, l’allaccio alla rete entro la data di entrata in vigore del Quinto Conto Energia (27 agosto).
Al grido d’allarme dei i produttori si sono aggiunti anche ANIE/GIFI e Azione Energia Solare, che ha chiesto all’AEEG di sollecitare un intervento che corra ai ripari contro la fretta di voler applicare la norma CEI 0-21 per il Fotovoltaico.
Il problema principale legato all’entrata in vigore della norma riguarda, lo ricordiamo, la scarsa offerta di prodotti conformi sul mercato.
Ci stiamo riferendo in particolar modo alle protezioni di interfaccia (SPI), rese ora obbligatorie per chi collega un impianto fotovoltaico con potenza superiore a 6 kW alla rete elettrica, e agli inverter. Senza considerare che quei pochi pezzi conformi presenti sul mercato vengono spesso venduti a prezzi pesantemente maggiorati rispetto al loro valore commerciale.
Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE, ha testimoniato le enormi difficoltà delle imprese «nel reperire sul mercato questi apparecchi in quanto le aziende produttrici sono ancora poche. Tali apparecchiature sono disponibili in numero tale da non riuscire a coprire le richieste del mercato del fotovoltaico».
Numerose imprese hanno dovuto annullare gli ordini di moduli e inverter, proprio perché impossibilitate a trovare le interfacce necessarie per la connessione alla rete.
Azione Energia Solare chiede quindi all’AEEG «di voler concretamente valutare l’opportunità di prevedere una deroga temporale alle tempistiche fissate dalla delibera 84/12, che consenta l’utilizzo di protezioni conformi alle vecchie prescrizioni dei distributori (es: DK5940 per Enel) in attesa di poter avere forniture regolari di prodotti conformi».
Una proroga che metterebbe le imprese del settore in grado di finalizzare i propri investimenti senza mettere a rischio per le condizioni di sicurezza della rete, «viste le modeste potenze in gioco ed avrebbe ovviamente solo carattere temporaneo» precisa l’Associazione.
Anche Natalizia ha sottolineato che «non è proprio il caso di aggiungere ai problemi creati dall’introduzione del nuovo Conto Energia un ulteriore ostacolo al mercato del Fotovoltaico italiano».