Tratto dallo speciale:

Quinto Conto Energia in Gazzetta, pronti i ricorsi

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 12 Luglio 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:44

logo PMI+ logo PMI+
In Gazzetta Ufficiale il Quinto Conto Energia e il Decreto Rinnovabili Elettriche, ma le Associazioni non si arrendono: ANIE-GIFI chiede al Governo un tavolo tecnico e si prospettano azioni legali, dopo i ricorsi già presentati sul Quarto Conto Energia.

Il Quinto Conto Energia e il Decreto Rinnovabili Elettriche sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale (Supplemento Ordinario n. 143 del 10 luglio).

DM Quinto Conto Energia

DM Rinnovabili Elettriche

Tuttavia,  il Quinto Conto Energia e il Decreto Rinnovabili Elettriche, nonostante siano stati in parte modificati rispetto alla prima versione proposta dal Governo, continuano a penalizzare il settore impedendo al Paese di raggiungere gli obiettivi del 20 20 20.

Ecco perchè l’Associazione ANIE-GIFI non si arrende e ha chiesto al Governo un tavolo tecnico per ridefinire gli incentivi al Fotovoltaico.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Quinto Conto Energia – Attuazione dell’art. 25 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici – saranno molte le PMI che secondo presidente di ANIE-GIFI, Valerio Natalizia, non solo dovranno ridimensionare il personale e ridurre gli investimenti ma rischiano addirittura di chiudere.

Eppure, ricorda Natalizia, nel 2011 il mercato fotovoltaico ha portato nelle Casse dello Stato circa 2 miliardi di euro di tasse, che con la nuova normativa verrebbero meno.

C’è poi ancora in atto la battaglia dei ricorsi al TAR presentati contro il Quarto Conto Energia, attualmente ancora in vigore per l’assenza di misure di tutela per gli investimenti già in corso al momento della sua entrata in vigore (quelli del Terzo Conto Energia).

La decisione dei giudici dovrebbe arrivare entro fine agosto e l’esito potrebbe avere conseguenze anche sul Quinto Conto Energia, visto che le imprese e le associazioni si stanno preparando ad avviare azioni legali anche contro gli ultimi decreti.