Dopo lunga attesa il Quinto Conto Energia è stato approvato in via definitiva ma, nonostante le modiche apportate, il decreto interministeriale non ha trovato il favore delle Associazioni di categoria.
Se ne è parlato nel convegno congiunto tra Confindustria Sicilia e ANIE-GIFI “Il Fotovoltaico nello scenario energetico nazionale: quale futuro?”.
«Che sia una legge punitiva lo si evince chiaramente sin dalle premesse e dalle considerazioni introduttive. Il riferimento all’occupazione del suolo ed all’aumento del costo dell’energia sono stati utilizzati in maniera faziosa per giustificare una legge che di fatto contingenta il mercato Fotovoltaico senza dare il giusto slancio per raggiungere la piena competitività del settore», è l’opinione dell’associazione ANIE-GIFI, che si unisce al coro di proteste sul Quinto Conto Energia.
Secondo il presidente del GIFI, Valerio Natalizia, intervistato anche da GeenStyle.it, sarebbe stato meglio dar luogo ad un Quarto Conto “Bis” piuttosto che ad un Quinto Conto Energia, ovvero sarebbe bastato utilizzare le regole attualmente in vigore rimodulando gli incentivi.
Il problema più grande della filiera delle rinnovabili e del fotovoltaico, è infatti rappresentato dall’incertezza normativa e dai continui cambiamenti legati agli incentivi piuttosto che al loro ammontare.
La burocrazia sarebbe inoltre il motivo per il quale il fotovoltaico non riesce già da ora ad andare avanti senza incentivi (grid parity): allunga i tempi di allacciamento degli impianti alla rete elettrica, e rende difformi i costi del fotovoltaico sul territorio nazionale.
In generale Natalizia ha invitato a ragionare su una strategia energetica nazionale che veda protagoniste tutte le fonti, fotovoltaico, rinnovabili elettriche e rinnovabili termiche senza penalizzazioni.