Novità interessanti sul SISTRI nel Decreto Sviluppo che si appresta ad approdare in Consiglio dei Ministri: nella bozza che sta circolando nelle ultime ore, l’articolo 29 confermerebbe la proroga del SISTRI al 31 dicembre 2013.
Proroga SISTRI a fine 2013
Più in concreto l’articolo parla di Misure in materia di SISTRI e si legge:
1. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n.138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n.14, le parole “30 giugno 2012” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2013. Entro tale data l’Amministrazione procede alle necessarie verifiche anche ai sensi degli articoli 21-bis, 21-ter, 21-quater, e 21-quinques della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni.”.
2. All’articolo 6, comma 2, lettera f-octies), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, le parole: «al 1° giugno 2012» sono sostituite dalle seguenti: «al 31 dicembre 2013».
Schema del Decreto Sviluppo 2012
Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare sulle tanto possibili quanto probabili proroghe al SISTRI, che sarebbe dovuto partire a fine giugno, con incertezze sulla nuova data: 31 dicembre 2013 o 31 dicembre 2012?
Ora sembra concretizzarsi la prima ipotesi, tra l’altro auspicata un po’ da tutti, visto che le imprese della filiera dei rifiuti, i trasportatori, gli operatori, e le associazioni di categoria continuano a lamentare malfunzionamenti gravi del sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi.
Appello Assintel al Governo
Motivo per cui Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese ICT di Confcommercio) ha deciso di scrivere una lettera aperta, firmata dal presidente Giorgio Rapari, al Presidente del Consiglio Mario Monti e ai Ministri Corrado Clini, Corrado Passera e Francesco Profumo per chiedere di ufficializzare il rinvio a fine 2013.
La convinzione generale è che il rinvio a fine 2012 non sia sufficiente a colmare le pesanti lacune del SISTRI, un sistema, sottolinea Assintel, nato con l’onorevole intento di razionalizzare la catena dei rifiuti ma che poi si è perso “in dinamiche poco chiare che penalizzano il sistema delle imprese”.
“Abbiamo partecipato ai lavori del passato Ministero dell’Ambiente e sottoscritto un protocollo a garanzia dell’interoperabilità del Software, per tutelare il lavoro di tutte quelle Imprese di Software impegnate da anni in quel settore”, si legge nel comunicato Assintel, ma “non solo non abbiamo mai avuto risposte, ma le recenti rilevazioni hanno svelato un sistema poco chiaro di appalti finora secretato e una serie di criticità mai prese in considerazione”.
Secondo l’Associazione, la revoca a dicembre 2013 dovrebbe garantire “un periodo ragionevole e tecnicamente necessario per risolvere le criticità, fare i testing e curare l’omogenea messa a regime”.