Tratto dallo speciale:

Quinto Conto Energia da ottobre: soglie di registro più alte

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 22 Maggio 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:45

logo PMI+ logo PMI+
Incentivi al Fotovoltaico con Quinto Conto Energia forse da ottobre, ma il tetto da 6 mld potrebbe essere raggiunto entro agosto, intanto ANIE/GIFI chiede soglie più alte per l’iscrizione al registro impianti fotovoltaici, pena la paralisi del settore.

Quinto Conto Energia – ovvero il decreto ministeriale che rimodula gli incentivi al fotovoltaico – in attesa di responso ufficiale della Conferenza Stato-Regioni: nel frattempo, però, il tetto dei 6 miliardi di euro previsto dal Quarto Conto Energia, non è ancora stato raggiunto.
Così il Quinto Conto Energia, secondo le stime, potrebbe partire da ottobre 2012 ovvero nel mese successivo a quello in cui si prevede che venga superata la soglia.

Ovviamente si tratta di una previsione, neanche il GSE può sapere con esattezza quando le risorse finiranno. Il tutto dipende da quanti impianti fotovoltaici, idonei per l’incentivazione verranno istallati e dall’entità dell’agevolazione di cui godranno.

Viste le penalizzazioni previste nel Quinto Conto Energia (che distribuirà meno di 500 milioni/anno), però, probabilmente assisteremo nei prossimi mesi ad una corsa agli incentivi per il fotovoltaico e il tetto dei 6 miliardi potrebbe essere raggiunto anche entro fine agosto.

Nell’attesa e nella speranza che vengano accolte le proposte di modifica presentate da Associazioni e imprese del settore, ANIE/GIFI chiede che la soglia di accesso al registro degli impianti venga portata a 200 kW.

ANIE/GIFI ci tiene a sottolineare di essere ancora contraria al registro previsto dal Quinto Conto Energia. Se però questo deve essere mantenuto, sarebbe auspicabile che il Governo stabilisse una soglia di accesso «più compatibile con gli obiettivi di promozione dell’autoconsumo e del controllo della spesa», si legge in una nota dell’Associazione.

Anche perché, spiega il Presidente, Valerio Natalizia, «l’implementazione del registro gestito dal GSE per tutti gli impianti con potenza di picco superiore a 12 kWp» non può essere ritenuto «lo strumento adatto per perseguire l’obiettivo con il quale è stato scritto il Quinto Conto Energia. Obiettivo che GIFI-ANIE ritiene condivisibile: «contenere la spesa legata agli incentivi in un’ottica di gestione efficiente e sostenibile delle risorse a disposizione per incentivare l’industria fotovoltaica italiana».

«L’adozione del registro con una soglia di accesso così bassa contribuirebbe solo ad aumentare la burocrazia mettendo a forte rischio lo sviluppo sostenibile del mercato anche e soprattutto a causa dell’enorme incertezza inerente la fattibilità dei progetti fotovoltaici a discapito della loro bancabilità.
Se poi consideriamo il già difficile accesso al credito per l’industria il quadro che si delinea per il mercato fotovoltaico non è confortante».

Secondo ANIE/GIFI, quindi, sarebbe necessario per la sopravvivenza dell’industria stessa che Governo e Regioni mettessero in moto un «sistema di controllo della spesa virtuoso che all’aumentare della potenza connessa alla rete elettrica preveda un ulteriore decremento della tariffa nel periodo di riferimento successivo. Così facendo la spesa continuerebbe ad essere monitorata e si eliminerebbe l’elemento di insicurezza legato ad una soglia registro troppo bassa», conclude Natalizia.