Dopo il giallo sul Quinto Conto Energia spunta una nuova bozza attribuita al MiSE, questa volta con il piano di incentivi alle Energie Rinnovabili (escluso il Fotovoltaico). Il ministero non conferma né smentisce ma, di fatto, per voce dello stesso ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, arriva un dato ufficiale: in settimana «usciranno come previsto dei decreti su questi temi, in modo da andare verso un allineamento» degli incentivi alle fonti rinnovabili con quelli che si pagano negli altri Paesi UE.
Bozza di decreto sulle Fonti Rinnovabili
Nella nuova bozza (ancora non ufficiale) diffusa nelle ultime ore – composta di 26 articoli e 6 allegati – si fa il punto sulle rinnovabili elettriche: eolico, idroelettrico, geotermoelettrico, biomasse e biogas e bioliquidi sostenibili.
Si legge che l’Italia ha «pienamente aderito allo spirito del cd. Pacchetto clima-energia “20-20-20”» e che il nostro Paese «è ampiamente in anticipo rispetto agli obiettivi fissati, essendo già arrivata a fine 2011 a una capacità installata equivalente a 94 TWh/ anno vs. 100 TWh/anno di obiettivo al 2020».
L’obiettivo italiano «sulle energie rinnovabili derivante da tale Pacchetto, pari al 17% del consumo complessivo di energia al 2020» necessiterebbe interventi; nella bozza si prescrive che entro il 30 giugno vengano aperte le iscrizioni ai registri GSE per gli impianti da Rinnovabili elettriche, obbligatorie per accedere agli incentivi per le fonti di energia rinnovabili.
Incentivi che saranno assegnati con priorità verso il settore termico e l’efficienza energetica.
Sembra poi essere prevista la conversione dei Certificati Verdi in incentivi, ma anche il ritiro dei Certificati Verdi per le produzioni fino al 2015.
In generale, un altro dato poco confortante per le imprese della filiera: previsti tagli agli incentivi per Eolico e Biomasse.