Il Rapporto GreenItaly 2011, presentato da Symbola e Unioncamere, fotografa un’Italia fatta di imprese che guardano alla Green Economy come leva per il rilancio dell’Italia: il 23,9% punta a investimenti nel settore e il 38% delle nuove assunzioni sul mercato del lavoro nel 2011 sono legate ai business della Green Tech o all’economia verde in generale.
L’attenzione verso la sostenibilità trascende i tradizionali comparti della green economy per investire l’intera industria italiana. Una “riconversione in chiave eco-sostenibile” che ha coinvolto 1/4 delle imprese tra il 2008 e il 2011.
In totale sono state 370mila le aziende (150mila industriali e quasi 220mila dei servizi) che «dal 2008 ad oggi hanno investito in prodotti e tecnologie green – ha spiegato il Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi – è l’ennesima testimonianza che anche questa crisi si può vincere continuando a puntare su innovazione, qualità e sostenibilità. Tre valori che, coniugati tra loro, consentono alle nostre imprese di intercettare le preferenze dei consumatori del mondo, di rendere i propri prodotti unici e non riproducibili, di fare efficienza puntando sulla creatività delle risorse umane e sull’uso responsabile delle risorse naturali».
Dal rapporto Green Italy 2011 arriva un importante segnale di come la crisi abbia portato l’intero sistema produttivo italiano a ripensare in maniera profonda al proprio modello di sviluppo. Un processo evolutivo che vede fortemente coinvolte anche Pmi e micro-imprese.
Il 34,8% delle imprese che negli ultimi tre anni ha investito in prodotti e tecnologie che assicurano un maggior risparmio energetico o un minor impatto ambientale sono presenti sui mercati esteri, contro il 18,6% di chi non lo fa.
Le più innovative sul fronte green sono le imprese manifatturiere, con il 28% che investe nell’ecosostenibilità, contro il 22% del terziario.
A livello territoriale non si avverte invece una sostanziale differenza tra Nord e Sud. La Regione più verde è il Trentino-Alto Adige con il 29,5% di imprese; segue la Valle d’Aosta (27,3%); il Molise (27,2%) e l’Abruzzo (25%). Alla Lombardia spetta però il primato dei numeri assoluti con 69.330 imprese green batte il Veneto, che segue da lontano con 32.250 imprese, e il Lazio con 30.240.
Dal punto di vista dell’occupazione la green economy, nel corso del 2011, ha fatto registrare il 38% delle assunzioni per un totale di 220.000 lavoratori che hanno trovato impiego, su un totale di quasi 600.000 previste dalle imprese nel corso dell’anno.