Le Pmi spendono poco in costi di gestione per il parco pc, ma paradossalmente con una incidenza di spesa elevata sui costi complessivi per colpa di sprechi energetici. Il ricorso a politiche e mezzi di contenimento e risparmio diventa perciò necessario.
Uno studio Forrester Research valuta in appena il 13% il numero di IT manager di medie e grandi aziende attenti alla gestione dei consumi del parco pc, con una percentuale nelle Pmi ancora più bassa. In generale, questo avviene perché i responsabili IT aziendali non sono direttamente responsabili delle bollette per il consumo di energia e quindi, semplicemente, se ne disinteressano.
Inoltre, pochi sanno che Windows XP (tutt’ora più diffuso di Windows Vista nelle aziende) non possiede in modo nativo le impostazioni per regolare il consumo energetico ma richiede software di terze parti – per fortuna alcuni gratuiti – come EZ GPO, fornito dall’EPA, secondo cui il risparmio calcolato dall’EPA per singola azienda – per ogni PC gestito in saving mode mediante stand-by e ibernazione – va dai 25 ai 75 dollari.
I consigli Gartner
Gartner suggerisce alle aziende di stilare un piano d’azione per ridurre la voce di spesa dei consumi elettrici, e a questo proposito suggerisce 7 passi per affrontare il problema:
1. Conoscere il livello di consumi elettrici dei propri dispositivi per impostarne un’efficace riduzione. Il metodo migliore è implementare software power meter che misurino tali consumi, spesso disponibili anche freeware su Internet.
2. Definire e stilare un documento di policy con obiettivi e regole pratiche, da confrontare con i dati di indicatori prestazionali (Key Performance Indicators) che misurino i risultati rispetto agli obiettivi.
3. Fissare obiettivi realistici, diversificati e sostenibili nella propria realtà aziendale.
4. Prevedere un budget per strumenti che permettano di contenere i costi energetici, partendo da software spesso forniti gratuitamente.
5. Reporting e auditing: l’attivazione di meccanismi di reportistica e controllo sul raggiungimento degli obiettivi permette di monitorare in modo costante l’andamento del piano di azione.
6. Il pc giusto a ogni utente. Significa attuare configurazioni diverse per tipologia di utente avendo l’accortezza di scegliere il computer giusto per le attività di ogni dipendente.
7. Tenere sotto controllo il rapporto costi/benefici, per evitare azioni spropositate rispetto agli obiettivi (ad esempio la sostituzione di interi parchi macchine contro l’introduzione di sistemi software dedicati all’Energy Saving).
PC green
Pc equipaggiati con tecnologie moderne, come quelle del processore Intel vPRO permettono di ottenere un ritorno di investimento nell’arco del primo anno di utilizzo.
Lo studio condotto per conto di Intel da Wipro Consulting Services, Using Total Cost of Ownership to Determine Optimal PC Refresh Life Cycles, punta sulle maggiori prestazioni in un packaging più efficiente dal punto di vista energetico (+40% di efficienza energetica).
Anche Fujitsu Siemens propone una tecnologia in grado di evitare le dispersioni e i consumi delle macchine spente: il pc Esprimo 7935 e tutta la famiglia p7 includono un sistema “zero consumi” (0 Watt Technology).
Anche senza staccare la spina, evita lo spreco anche di quei pochi Watt e nei casi di aggiornamento software “si svegliano” per il tempo necessario all’upgrade per poi tornare a 0 consumi. Un calcolatore online consente di quantificare il consumo elettrico del pc scelto e delle periferiche associate, abilitando l’utente alla scelta più adatta alle proprie esigenze.
Gli accorgimenti software
Sono diversi i software che gestiscono le configurazioni per il risparmio energetico. Ne citiamo tre a titolo esemplificativo: Surveyor della Verdiem, configurabile per far entrare i pc in sleep mode dopo 20 minuti di inattività; EZ GPO dell’EPA permette di gestire da una consolle centrale tutte le impostazioni per il risparmio energetico di monitor, computer e unità dischi, gestendo inattività, stanby e ibernazione delle risorse; l’applicazione Facebook Green PC della SupportSoft, che riduce al massimo il consumo energetico dei PC modificandone le impostazioni secondo gli standard indicati da Energy Star e Carbonfund.org, l’organizzazione no-profit che si batte per le energie rinnovabili.