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Strategia Energetica Nazionale: ecco il decreto

di Barbara Weisz

14 Marzo 2013 16:50

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L'Italia punta a incrementare l'efficienza energetica, ridurre i costi, incentivare le Rinnovabili ed aumentare la competitività del mercato del gas e dell'Elettricità: ecco la nuova SEN.

Riduzione dei costi dell’energia, incentivi alle Rinnovabili e promozione dell’efficienza energetica: sono alcuni dei punti fondamentali del Decreto Interministeriale sulla Strategia Energetica Nazionale (SEN), approvato dai ministri dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e dell’Ambiente, Corrado Clini.

=> Scarica la Strategia Energetica Nazionale

La strategia arriva al termine di un lungo percorso che ha visto, dopo l’approvazione degli indirizzi generali da parte del Governo, un confronto con istituzioni, associazioni di settore, parti sociali e una consultazione pubblica online.

Il nuovo piano serve a sviluppare un mercato dell’Energia competitivo, migliorare gli standard ambientali e rafforzare la sicurezza di approvvigionamento, centrando i target europei “20-20-20”.

=> Consulta la Direttiva UE sull’efficienza energetica

Riduzione costi energetici e allineamento dei prezzi all’ingrosso con i livelli europei.
Risparmio stimato in 9 miliardi di euro l’anno sulla bolletta nazionale di elettricità e gas (pari oggi a circa 70 miliardi), da perseguire nel seguente modo: 13,5 miliardi l’anno di risparmi con una riduzione dei prezzi, degli oneri impropri (a parità di quotazioni internazionali delle commodities) e dei volumi (rispetto ad uno scenario di riferimento inerziale), a cui bisogna sottrarre costi aggiuntivi intorno ai 4-5 miliardi l’anno per  incentivi a rinnovabili, efficienza energetica e nuove infrastrutture.

Riduzione consumi primari del 24% rispetto all’andamento inerziale (obiettivo europeo: 20%) e raggiungimento del 19-20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi (obiettivo europeo: 17%): le rinnovabili devono diventare la prima fonte nel settore elettrico al pari del gas con un’incidenza del 35-38%.

Minore dipendenza di approvvigionamento e maggiore flessibilità del sistema: riduzione della fattura energetica estera di 14 miliardi di euro l’anno (rispetto ai 62 miliardi attuali, e -19 rispetto alle importazioni tendenziali 2020), con la riduzione dall’84 al 67% della dipendenza dall’estero. Ciò equivale a circa 1% di PIL addizionale e, ai valori attuali, sufficiente a riportare in attivo la bilancia dei pagamenti, dopo molti anni di passivo.

Questi risultati si riferiscono a uno scenario di crescita in linea con le ultime previsioni della Commissione Europea. Per raggiungerli, sono state individuate, come priorità, le seguenti azioni concrete:

  1. Promozione dell’efficienza energetica.
  2. Mercato del gas competitivo, con prezzi allineati all’Europa, vero Hub sud-europeo.
  3. Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, contenendo al contempo l’onere in bolletta.
  4. Mercato elettrico integrato con quello europeo, efficiente, con prezzi competitivi e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile.
  5. Ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio.
  6. Sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, con importanti benefici economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale.
  7. Modernizzazione del sistema di governance del settore, per rendere più efficienti i processi decisionali.

In ottica di più lungo periodo, si propongono azioni d’intervento per le attività di ricerca e sviluppo tecnologico, funzionali in particolare allo sviluppo dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e all’uso sostenibile di combustibili fossili.

Il ministero sottolinea come, rispetto alle linee guida predisposte in ottobre, una serie di cambiamenti sono stati inseriti grazie ai contributi delle consultazioni pubbliche e con le parti sociali, ad esempio in materia di infrastrutture strategiche gas, grid parity delle rinnovabili elettriche, efficienza energetica.

=>Linee guida SEN sottoposte a consultazione

Il confronto durato da ottobre a dicembre ha coinvolto le istituzioni rilevanti (Parlamento, Autorità per l’Energia e Antitrust, Conferenza Unificata, Cnel, Commissione Europea), oltre 100 tra associazioni di categoria, parti sociali e sindacali, associazioni ambientaliste e di consumatori, enti di ricerca e centri studi, mentre la consultazione pubblica online ha portato a oltre 800 suggerimenti.