Il Conto Energia Termico, Decreto 28 dicembre 2012 recante “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 1/2013 del 2 gennaio 2013.
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Con il nuovo anno, così, hanno ufficialmente preso il via i nuovi incentivi per le aziende che investono nelle rinnovabili termiche e per chi effettua interventi atti a migliorare il grado di efficienza energetica di abitazioni e altri immobili. Vediamo quali sono le principali novità.
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I nuovi incentivi
Il nuovo Conto termico mette a disposizione per il prossimo biennio, 900 milioni di incentivi l’anno, dei quali 700 riservati a famiglie e aziende e 200 destinati agli Enti pubblici.
I sussidi, in particolare, saranno riconosciuti alle PA che realizzeranno interventi di efficientamento energetico su edifici esistenti (isolamento termico, sostituzione di impianti di riscaldamento con generatori di calore a condensazione, sostituzione di infissi e finestre, installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento, etc).
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I privati, invece, potranno godere dei nuovi incentivi solo in caso di installazione di impianti a rinnovabili termiche come pannelli solari termici, pompe di calore e caldaie a biomassa. L’unica forma di incentivazione a disposizione dei privati per quanto riguarda gli interventi di efficientamento sugli immobili risulta essere, fino al 30 giugno 2013, la detrazione fiscale del 55%.
=>Confronta con gli incentivi per l’efficienza energetica del Bonus 55%
Il nuovo provvedimento punta a favorire in particolare gli impianti di piccola taglia, incentivando gli impianti di potenza inferiore a 1 Megawatt.
In alcuni casi specifici (sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti utilizzanti pompe di calore e/o generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica compresa tra 500 kW e 1 MW) sarà necessaria l’iscrizione in appositi Registri.
In ogni caso, l’ammontare delle sovvenzioni statali non potrà superare il 40% della spesa sostenuta per realizzare l’intervento è sarà calcolato in base alla quantità di energia rinnovabile prodotta o al risparmio energetico effettivamente conseguito, tenendo conto anche della zona climatica in cui si trova l’edificio interessato.
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Tempistiche
La durata dell’erogazione degli incentivi potrà variare tra i 2 e i 5 anni a seconda del tipo di intervento effettuato. Non è ancora stato fissato, invece, il “click day” per l’avvio delle domande, che dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica dal sito del GSE. Non si dovrebbe però andare oltre la fine di febbraio avendo il GSE 60 giorni di tempo, a partire dalla pubblicazione in Gazzetta, per avviare le procedure in base alle indicazioni tecniche che dovranno essere fornite dall’Enea.
In ogni caso, la presentazione delle domande di incentivo dovrà terminare trascorsi 60 giorni dal raggiungimento del tetto annuo di spesa.
Sempre entro due mesi dalla pubblicazione, lo stesso Gestore dovrà anche pubblicare le Regole applicative che disciplineranno modalità e tempistiche per l’assegnazione, l’erogazione ed eventualmente la revoca degli incentivi. È invece già disponibile una sezione tematica dedicata al Conto Energia Termico, con tutte le informazioni pratiche sul nuovo sistema incentivante.
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Esempi concreti
Per dare un’idea più chiara del funzionamento dei nuovi incentivi, il Ministero dello Sviluppo Economico ha diffuso alcuni esempi pratici, applicati a un privato in un appartamento monofamiliare di 90 mq nella zona climatica di Roma:
- impianto con pompa di calore da 24 kWth e costo 6.500 euro, incentivo spettante 2.772 euro in 2 anni;
- impianto solare termico da 4mq e costo sostenuto 3.600 euro, incentivo 1.360 euro in 2 anni;
- Stufa a pellet da 22kWt, 4.000 euro di investimento, 1.392 euro di incentivo in 2 anni.
Per ulteriori informazioni visita la sezione dedicata al Conto Energia Termico e leggi il testo del provvedimento in G.U.