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Rinnovabili in Italia: i numeri 2012

di Noemi Ricci

6 Luglio 2012 11:30

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Srm-Svimez rende noti i numeri delle fonti rinnovabili, a spiccare è il Sud dove è presente il 62% della potenza istallata. Il Mezzogiorno primeggia sia nel fotovoltaico, che nell'eolico, nelle biomasse e nel geotermico: i dati.

Secondo la ricerca “Energie rinnovabili e territorio. Scenari economici, analisi del territorio e finanza per lo sviluppo” elaborata da Srm-Svimez è il Sud il maggiore produttore di energia rinnovabile (62% di potenza istallata).

Il potenziale legato a fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermico è più alto soprattutto in Puglia (17,7%), Campania (8,9%) e Sicilia (13,2%). Ed è così che nel Mezzogiorno si concentrano le maggiori opportunità di lavoro e sviluppo.

In Campania la quota di energia rinnovabile sul consumo è del 14,3%, in Puglia del 18,1%, in Basilicata del 30,2%, in Calabria del 36,9%, in Sicilia del 10,5%.

Lavoro green

Le opportunità di lavoro nel settore della green economy sono notevoli: circa 100mila addetti totali nel settore delle rinnovabili. Di questi la maggioranza (25mila) trovano impiego nel settore delle biomasse, 10mila nell’eolico, poco meno di 6mila nel fotovoltaico.

Eolico

Nel Mezzogiorno viene prodotta il 98% dell’energia eolica nazionale, di cui il 26% in Puglia, il 22% in Sicilia, il18% in Campania. Al Sud si concentra l’85% degli impianti eolici italiani (in tutto 487). I 410 impianti eolici meridionali sono così distribuiti: 31 in Calabria, 76 in Campania, 134 in Puglia, 28 in Basilicata e 62 in Sicilia.

Fotovoltaico

Anche gli impianti fotovoltaici sono perlopiù situati nel Meridione. Su un totale di circa 178mila, 43.366 impianti sono situati al Sud, per il 35% della potenza installata: 9.284 in Sicilia (21,4%), 10.973 in Puglia (25,3%), 4.539 in Campania (10,5%), 4.114 in Calabria (9,5%), 1.814 in Basilicata (4,2%), 8.323 in Sardegna (19,2%), 604 in Molise (1,4%), 3.715 in Abruzzo (8,6%).

Biomasse

In Italia esistono 670 impianti di trattamento delle biomasse, tra questi 97 sono nel situati nel Mezzogiorno: 25 in Puglia, 22 in Campania, 12 in Calabria, 11 in Sicilia, 5 in Basilicata, 12 in Sardegna, 7 in Abruzzo e 3 in Molise. In totale il Meridione ospita il 31% della potenza installata.

Geotermia

Il Sud spicca anche in quanto a ricchezza geotermica soprattutto nelle Regioni che costeggiano il Tirreno meridionale, come Campania e Sicilia e, in misura minore, Sardegna e Puglia.

La geotermia rappresenta una delle maggiori opportunità di sviluppo per l’Italia, confrontata con quella mondiale infatti la potenzialità di sviluppo nel nostro Paese di questa energia rinnovabile è superiore di circa tre volte quella del fotovoltaico e di dieci volte quella dell’eolico.

Ad agevolare questa fonte rinnovabile ci sono la possibilità di produrre energia in maniera continua e costante, le dimensioni di impianto estremamente versatili; il ROI (solitamente in 5 anni); la grande produzione di tecnologie made in Italy; le potenzialità di produzione di energia nel nostro Paese superiori rispetto agli altri in Europa per caratteristiche intrinseche del territorio, migliori solo in Islanda.

La regione più prolifica è la Toscana, mentre quelle con il potenziale più alto sono la Campania e la Sicilia (soprattutto nell’isola di Vulcano).