Green IT: la ricetta LifeGate per un business etico

di Alessandro Vinciarelli

5 Giugno 2009 09:00

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L'ambiente è un bene comune che deve essere tutelato anche dalle imprese, che con l'innovazione hanno la possibilità di ottimizzare il proprio business in modo ecosostenibile e risparmiare grazie alle energie rinnovabili

Per alzare il livello di responsabilità sociale d’impresa e agevolare lo sviluppo del Green IT le istituzioni stanno scendendo in campo con iniziative e agevolazioni economiche, affiancate da un gran numero di aziende che credono nei valori del rispetto ambientale e nei benefici di una politica concreta di eco-compatibilità delle attività produttive.

Tra questi, LifeGate rappresenta una realtà rilevante di diffusione e promozione di percorsi eco-sostenibili e modelli di economia aziendale che puntano al rispetto sociale e dell’ambiente.

1. In questo particolare momento storico, le aziende sembrano più sensibili ai temi dell’eco-sostenibilità e del rispetto ambientale. Perché soltanto ora, e come fare per recuperare il tempo perso?

Negli ultimi anni le problematiche ambientali hanno acquisito sempre più importanza all’interno della sensibilità collettiva. Sicuramente ciò è dovuto anche alla crescente attenzione che i media dedicano a queste tematiche. Sulla scia di questa nuova sensibilità, quindi, nei prossimi anni assisteremo ad un vero e proprio cambiamento e passeremo da una società consumista compulsiva ad una società di consumatori consapevoli.

Questa nuova generazione di consumatori già oggi inizia a richiedere prodotti, non più semplicemente “belli e sicuri” ma anche “etici“, ovvero rispettosi di ambiente, uomo ed ecosistema.
Ciò sta imponendo alle aziende di cambiare le proprie strategie e adottare nuove soluzioni per rispondere alle esigenze di mercato. Ecco perché le imprese solo da poco hanno iniziato a prestare la dovuta attenzione e ad investire in questa direzione

 

Noto però una “doppia velocità di risposta”: se le grandi aziende hanno già iniziato trovare nuove soluzioni, le Pmi sono ancora indietro. Non parlerei di tempo perso ma semplicemente di “tempi di reazione” diversi. Ora è importante però mettersi in strada, e perseguire con determinazione l’obiettivo.

Non siamo davanti ad una moda passeggera ma ad un cambiamento epocale, al passaggio da un business improntato solo al profitto ad un business etico è inevitabile. È il modello delle 3P: people, planet, profit che sarà imprescindibile per avere ancora un futuro.

2.Focalizzandoci sul comparto ICT presente in ogni Pmi, quali sono le prime regole per preservare la salute del pianeta?

Le nuove tecnologie saranno al centro di questa “rivoluzione green”. È quindi necessario utilizzare sempre più il virtuale. Basti pensare, ad esempio, alle potenzialità delle videoconferenze: si risparmia tempo, si risparmia denaro e si inquina meno. Su questo fronte, LifeGate è all’avanguardia.

L’ultima nostra conferenza stampa che abbiamo organizzato per il lancio del nuovo portale youimpact.it è stata realizzata via web. I giornalisti si sono collegati via PC e hanno potuto partecipare senza muoversi dalla redazione. Questo ci ha permesso di evitare di emettere oltre 700 kg di CO2 in atmosfera e risparmiare sui costi di organizzazione. È quindi importante che le Pmi imparino ad utilizzare al meglio questi nuovi strumenti.

3. Quando si parla di basso impatto ambientale si pensa immediatamente al risparmio energetico. Può anche una Pmi ottimizzare l’utilizzo di energia elettrica?

Assolutamente si! Ed è proprio questo il primo intervento che facciamo quando un’azienda desidera intraprendere con LifeGate un “percorso ecosostenibile“. Ovvero intervenire sul consumo di energia elettrica quotidiano, andando innanzitutto a correggere alcuni comportamenti scorretti.

Quante volte l’aria condizionata è accesa in ufficio e le finestre sono aperte? Basti pensare che se solo tutte le aziende riducessero di 1 grado la temperatura del riscaldamento, si risparmierebbe l’8% sui consumi. Ecco perchè è tanto importante sensibilizzare e formare dipendenti e aziende, rendendoli consapevoli che anche piccoli gesti contribuiscono ad una causa importante.

4. WWF UK del 2008 ha dimostrato come risparmiare emissioni novice e costi di trasferta attraverso i sistemi di videoconferenza e telepresence, spesso gratuiti. Sono anche queste le strade della responsabilità sociale d’impresa? 

Come detto sopra, le nuove tecnologie sono fondamentali ma è importante che vengano utilizzate nel modo corretto. Ad esempio: la rivoluzione digitale ha permesso di trasferire sui nostri PC tutti i documenti cartacei, ma non signoga vanificare il tutto abusando della stampante!

5. Per aiutare il pianeta a sopravvivere servono conoscenza e consapevolezza e le aziende dovrebbero impegnarsi nella promozione dell’ecosostenibilità nel mondo business. In che modo possono essere aiutate da iniziative come LifeGate?

LifeGate nasce nel 2001 proprio come “network di comunicazione” – Radio, Portale e Magazine – per diffondere consapevolezza, definire un nuovo stile di vita, promuovere maggiore riflessione e riscoperta dei valori della coscienza, già insiti in ognuno di noi ma spesso trascurati per distrazione. Nel numero crescente di ascoltatori, navigatori e lettori che si riconoscono in LifeGate abbiamo recepito l’esigenza di progettare servizi di CSR per le aziende in sintonia con questa ondata di consapevolezza.

È il nuovo modello di business delle 3P, in cui people-planet-profit diventano concetti inscindibili: una filiera di produzione, distribuzione e consumo che guardi al pianeta nel suo complesso, assicuri risposte reali alla domanda, faccia girare il denaro perché ci possa essere lavoro e generi il legittimo ed equo profitto all’imprenditore, all’impresa e ai suoi collaboratori. 

Sotto l’egida LifeGate sono così nati innovativi progetti di CSR come Impatto Zero nel 2002, il primo progetto italiano che concretizza gli intenti del Protocollo di Kyoto consentendo ad aziende e persone di calcolare, ridurre e compensare le emissioni di CO2 attraverso la creazione di nuove foreste, e nel 2008 ZeroE, la prima energia rinnovabile a Impatto Zero con offerte dedicate alle aziende e alle persone, finalmente libere di scegliere il fornitore d’energia in linea con i propri ideali.  

Progetti che hanno ottenuto subito un ottimo riscontro da parte del mondo imprenditoriale. Sono oltre 500 le aziende che hanno aderito al progetto Impatto Zero, tanto che esistono oggi sul mercato oltre 200 milioni di prodotti con questo marchio che hanno ridotto e poi compensato le proprie emissioni, e centinaia di  imprese hanno scelto ZeroE per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili.

6. LifeGate è quindi un progetto importante, quali sono i suoi numeri in termini di associati e utenti internet? E i prossimi obiettivi?

Oggi sono iscritti a LifeGate più di 100.000 associati, i visitatori del portale lifegate.it sono circa 400.000 al mese, con oltre 3.000.000 di page view mensili, mentre gli ascoltatori della Radio sono circa 500.000. Numeri in forte e continua crescita. Il prossimo obiettivo è creare una vera e propria Community LifeGate di dimensioni internazionali.