“IT Verde” e consumi: la proposta di SUN

di Giuseppe Goglio

Pubblicato 30 Novembre 2007
Aggiornato 9 Aprile 2014 15:13

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I nuovi server e i processori ULTRASparc T2 tassello di una strategia a sostegno dell'ambiente capace anche di salvaguardare i bilanci

L’onda ‘verde’ che si sta propagando per il pianeta, e a cui noi di PMI.it abbiamo già dedicato diversi articoli, non può lasciare indifferenti le aziende di qualsiasi settore, che per scelta o necessità si trovano a dover fare i conti con una domanda sempre più spesso attenta alle implicazioni ambientali del prodotto in esame. L’enorme volume di materiali utilizzati, il ricambio veloce e i problemi di smaltimento dell’usato, stanno rendendo l’IT un sorvegliato speciale per una maggiore tutela dell’ambiente.

 

Come ambiente e IT possono far rima con risparmio

 

Di questa politica, Sun rivendica scelte strategiche effettuate in tempi che la società ci tiene a sottolineare come non ‘sospetti’. L’attenzione ai consumi e un maggiore impiego di materiali riciclabili sono infatti scelte adottate già da tempo. Quello che con l’ultima generazione di processori ULTRASparc T2 semmai è cambiato, è la priorità strategica, e certamente non solo per l’aspetto morale della questione: “La continua crescita di utenti della Rete e dei relativi servizi richiede di affrontare consumi energetici sempre più importanti – afferma Franco Roman, direttore marketing di Sun Microsystem -. L’IT deve necessariamente diventare sempre più ‘verde’, perché i consumi sono ormai significativi, in misura tale da incidere profondamente sui bilanci”.

E proprio l’aspetto economico può essere l’unica vera ragione capace di smuovere le aziende sulle questioni ambientali. La “Green IT” portata avanti da Sun mira infatti a dimostrare come sia possibile operare nella salvaguardia del pianeta e al tempo stesso far tornare i conti. Più che su singoli elementi, la strategia elaborata dall’azienda è una vera e propria svolta in chiave di risparmio energetico a tutto campo, che coinvolge diversi elementi dell’infrastruttura IT.

 

Se l’aumento di potenza di un processore accompagnato da un calo nelle dimensioni non è infatti una novità, lo diventa nel momento in cui si trasforma un tassello di un progetto più esteso: “Pensiamo a un data center, dove minori consumi delle CPU e minori dimensioni dei server significano una riduzione dei consumi energetici e minori costi di raffreddamento – spiega Roman -. Più in generale, l’intero processo produttivo è sotto esame”.

I risultati sono già alla portata di tutti. L’utilizzo di più alluminio e meno plastica nella costruzione della macchine è sì un accorgimento mirato a favorire il riciclo, ma nella pratica significa anche migliore dissipazione del calore e, di conseguenza, una riduzione ulteriore delle esigenze di raffreddamento. Sul lato client inoltre, Sun si fa sostenitrice della possibilità di sostituire i tradizionali desktop con i meno esigenti thin client, capaci di ridurre il consumo fino a un ordine di grandezza.

Senza trascurare infine gli aspetti legati all’organizzazione del lavoro: 40% dei dipendenti della casa madre negli USA opera almeno parzialmente da casa, senza alcun problema di produttività e con evidenti benefici.

Risorse da sfruttare per ogni esigenza

Dal punto di vista strettamente IT, con Niagara2, la nuova CPU dotata di 8 core a 8 thread ciascuno, che porta a un totale di 64 thread simultanei, Sun segna un importante passo avanti rispetto al passato: "Se prendiamo in esame la CPU di pari categoria E10K presentata dieci anni fa – sottolinea Giuseppe Facchetti – system practice manager e chief technology officier dell’azienda -, siamo passati da un ingombro di un intero armadio rack a 1U, da 9.620 W di consumo a 410 W, da 1.800 libbre di peso a 45".

Tanta potenza sfruttata in ottica di virtualizzazione è in grado, secondo l’azienda, di rendere concreti quei risparmi considerevoli che non possono lasciare indifferenti i responsabili di bilancio nelle aziende, sia che si tratti di personale IT sia quando il ruolo è ricoperto direttamente dall’amministrazione. "Attraverso la virtualizzazione si riduce il numero di server, ma al tempo stesso si rischia di aumentarne la complessità – spiega Facchetti -. Per questo abbiamo dedicato un’attenzione particolare allo sviluppo dell’ambiente xVM Server".

Rivolta principalmente alle aziende medio-grandi, l’offerta Sun non può però lasciare indifferenti anche le organizzazioni più piccole. I risparmi che una società che offre servizi di data center e gestione alle PMI è in grado di concretizzare attraverso soluzioni di questo tipo, sembra lecito aspettarsi che possano tradursi almeno in parte in un calo dei prezzi praticati al cliente finale.