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Energie rinnovabili: taglio incentivi dal primo luglio 2014

di Barbara Weisz

Pubblicato 5 Maggio 2014
Aggiornato 3 Ottobre 2014 07:38

Tempi duri per gli incentivi alle Rinnovabili: le linee guida UE in vigore da luglio 2014 riducono gli aiuti di Stato e spingono verso i meccanismi premiali legati alla produzione.

Meno incentivi pubblici e un mercato più maturo e competitivo: le “Linee Guida europee per gli Aiuti di Stato sull’Energia riducono lo spazio dei contributi statali alle Rinnovabili, promuovendo invece meccanismi di mercato come le aste o i sistemi premiali. Le nuove disposizioni UE saranno in vigore dal 1 luglio 2014 e hanno l’obiettivo di accompagnare i paesi membri verso gli obiettivi climatici al 2020.

=> Gli incentivi alle Rinnovabili 2014

Meno aiuti a pioggia

Il criterio generale è quello di attuare gradualmente un sistema di mercato per le Rinnovabili pur lasciando agli Stati una relativa flessibilità: prevista una fase pilota nel 2015 e 2016 durante la quale verranno testate procedure d’asta per allocare almeno una quota dell’energia rinnovabile prodotta. Si prevede poi il passaggio dal sistema delle feeds in tariffs alle feed in premiums, con l’allontanamento dalle tariffe incentivanti verso un meccanismo a premi, soggetto alle oscillazione di mercato.

Piccoli e grandi impianti

I piccoli impianti (inferiori a 3 MW per l’Eolico e a 500 kW per le altre fonti) continueranno a beneficiare di regimi speciali, ed eventualmente anche di tariffe incentivanti o equivalenti forme di sostegno, per quanto secondo l’Epia, associazione europea delle aziende del Fotovoltaico, i piccoli impianti finiranno comunque per essere svantaggiati.Altra precisazione importante: non vengono toccati i diritti acquisiti, quindi le installazione esistenti mantengono le eventuali agevolazioni acquisite prima dell’entrata in vigore delle nuove norme. Le linee guida europee prevedono poi una serie di misure per promuovere la competitività del settore delle Rinnovabili (riduzioni per le imprese ad alta densità energetica, meno costi per i consumatori, supporto infrastrutturale).

=> Imprese energivore: come ottenere le agevolazioni

Gli Stati Membri devono promuovere la produzione, introducendo un meccanismo di capacità (capacity mechanism) che consenta di monitorare il mercato mettendo a punto adeguati sistemi di incentivazione alla produzione. Joaquín Almunia, Vicepresidente della Commissione e Responsabile della Concorrenza, sottolinea l’esigenza «per le energie rinnovabili di entrare nel mercato»:

«le nuove linee guida forniscono un quadro di riferimento per la progettazione di misure più efficaci di sostegno pubblico che riflettano le reali condizioni di mercato. In questo modo, l’Europa dovrebbe raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi energetici e climatici al minor costo possibile per i contribuenti e senza indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Ciò contribuirà a rendere l’energia più accessibile per i cittadini e le imprese europee».

Ricordiamo brevemente quali sono gli obiettivi climatici europei al 2020: 20% di riduzione delle emissioni di Co2 rispetto ai livelli degli anni ’90, il 20% dell’energia europea prodotta da fonti rinnovabili. Nel decennio successivo, le emissioni andranno poi ridotte di un ulteriore 20%, arrivando al 40% rispetto al ’90, e la quota di mercato delle rinnovabili salirà al 27%.

Fonte: Linee Guida UE