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Flotte aziendali: Guida al risparmio

di Anna Fabi

Pubblicato 6 Giugno 2017
Aggiornato 21 Maggio 2019 11:24

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Guida ministeriale per la riduzione dei consumi: analisi di tutti i modelli in vendita e classifica dei veicoli più efficienti, per alimentazione e tecnologia.

La “Guida al risparmio di carburanti e alle emissioni di C02” (a cura dei Ministeri Ambiente e Trasporti e prevista da Direttiva UE) è un interessante strumento per automobilisti, aziende e fleet manager che vogliono ottimizzare la gestione di auto private, veicoli commerciali e flotte aziendali. Il vademecum fornisce ogni anno suggerimenti pratici per ridurre i consumi e attuare una guida ecocompatibile e sicura. In attesa dell’edizione 2017 – la guida è rilasciata in genere tra luglio ed agosto – focalizziamo l’attenzione su quella attualmente in vigore.

=> Speciale Flotte Aziendali

Classifica consumi

Vengono analizzati i consumi di carburante nei vari cicli – urbano, extraurbano e misto – e la quantità di anidride carbonica prodotta dai vari modelli di auto (in vendita fino al 31 marzo 2016). Viene quindi redatta una graduatoria di quelli più green, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio, con una menzione speciale per i modelli che ottengono gli stessi risultati mediante utilizzo di GPL o metano.

Specifiche classifiche vengono poi definite per le auto ibride, divise fra benzina e gasolio, ai modelli con tecnologia plug-in e a quelli a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina).

=> Flotte aziendali: i trend della mobilità elettrica

Emissioni

Interessante anche la sezione dedicata ai dati ufficiali sulla riduzione del livello medio di emissioni delle autovetture vendute negli ultimi anni provenienti da istituzioni europee (Agenzia europea per l’Ambiente): la media ponderata delle emissioni di anidride carbonica delle autovetture immatricolate in Italia è talmente diminuita negli anni considerati che già nel 2011 era stato raggiunto l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2015, di 130 g/ km. Nel 2015 la media è ulteriormente scesa a 115,4 g/km.

Questi miglioramenti sono frutto di strategie attuate dai produttori di auto completamente diverse tra loro, dal miglioramento nella propulsione a benzina o gasolio tradizionale, alla propulsione ibrida (anche con tecnologia “plug-in”), al metano, al GPL.