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Bonus colonnine domestiche 2024: domande dall’8 luglio

di Barbara Weisz

2 Luglio 2024 16:45

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Contributo sull'installazione di colonnine elettriche domestiche di privati e condomìni: invio domande dall'8 luglio 2024 su piattaforma Invitalia.

Le domande per il bonus colonnine domestiche di ricarica elettrica si inviano dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024, in base ai criteri del decreto MIMIT del 12 giugno scorso, con i requisiti e le spese ammissibili.

L’agevolazione è stata istituita invece dal DPCM 4 agosto 2022, per sostenere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica (ad esempio colonnine o wall box) di veicoli elettrici da parte di persone fisiche residenti in Italia e condomìni rappresentati dall’amministratore pro tempore o da un condomino delegato.

Bonus colonnine di ricarica domestiche 2024

Si tratta di un contributo pari all’80% delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in opera delle strutture di ricarica, fino a un massimo di 1500 euro per gli utenti privati e di 8mila euro se la colonnina viene posizionata nelle parti comuni del condominio.

Spese ammissibili al contributo statale

Sono ammissibili le seguenti spese sostenute nel 2024, pagate con strumenti tracciabili:

  • acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese le spese per l’installazione di colonnine, impianti elettrici, opere edili strettamente necessarie, impianti e dispositivi per il monitoraggio;
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  • costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Sono invece escluse le spese per:

  • imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
  • consulenze ad eccezione di quelle previste alla lettera b) del comma 1;
  • terreni e immobili;
  • acquisto di servizi diversi da quelli previsti dal precedente comma 1 anche se funzionali all’installazione;
  • costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

Colonnine di ricarica agevolabili

Le colonnine devono essere ad esclusivo uso privato oppure dei condomini, e in ogni caso non accessibili al pubblico. E avere le seguenti caratteristiche:

  • acquistate e installate;
  • nuove di fabbrica;
  • di potenza standard;
  • collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
  • realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità.

=> Colonnine ricarica elettrica: fornitura gratis dal GSE

Come fare domanda per il bonus colonnine elettriche

La domanda per il contributo statale per le colonnine di ricarica elettrica delle utenze domestiche si presenta tramite piattaforma telematica, dal sito Invitalia.

Bisogna allegare al seguente documentazione:

  • codice fiscale e documento d’identità del richiedente oppure del condominio. In quest’ultima caso, anche un documento d’identità dell’amministratore pro tempore con dichiarazione sul possesso dei requisiti di legge;
  • delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni con la dichiarazione dell’amministratore che tale delibera non è stata impugnata;
  • copia delle fatture elettroniche;
  • estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture: i pagamenti devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari oppure SEPA Credit Transfer, o ancora carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;
  • relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute;
  • certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’avvenuta installazione dell’infrastruttura;
  • i dati del conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo.

Al termine della compilazione, il sistema informatico rilascia una ricevuta di registrazione. Le domande saranno poi lavorate in ordine cronologico fino a esaurimento delle risorse disponibili, pari per il 2024 a 20 milioni di euro. Entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, il ministero emanerà il decreto di concessione. Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione.