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Bonus contro la plastica monouso: regole per il tax credit

di Anna Fabi

16 Aprile 2024 11:42

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Conto alla rovescia per il bonus alle imprese che utilizzano per materiali e prodotti per alimenti alternativi a quelli in plastica monouso: regole in GU.

Ai nastri di partenza il credito d’imposta fino a 10mila euro per le imprese che dicono addio alla plastica monouso, a partire da quella per alimenti, optando per prodotti riutilizzabili, biodegradabili o compostabili.

Il contributo è previsto dal Decreto Sostenibilità, agevola le spese 2022-2024 ed è attuato con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 aprile. Il provvedimento riporta criteri e modalità di accesso al bonus.

Vediamo i dettagli.

Bonus per prodotti monouso senza plastica

Il nuovo bonus rende operativa l’agevolazione prevista dall’articolo 4, comma 7 del Dlgs 196/2021, in recepimento della direttiva UE volta alla riduzione dell’impatto ambientale di prodotti in plastica.

Il decreto istituisce un credito d’imposta al 20% (nel limite massimo di 10mila euro) per le imprese che acquistano prodotti alternativi a quelli in plastica monouso. Ad esempio contenitori per alimenti, bicchieri e posate riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o/e compostabile, certificato Uni Ee 13432:2002.

Nello specifico, si tratta dei prodotti elencati nella parte A e B dell’allegato al Dlgs 196/2021, realizzati con materiali riutilizzabili, biodegradabili o compostabili.

Quali spese sono ammesse al tax credit

Sono ammissibili le spese sostenute dal 14 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024, certificate tramite apposita attestazione. Sono escluse quelle per acquisto di prodotti non utilizzati internamente all’azienda ma destinati a merce di rivendita.

Priorità a quelli destinati ad entrare a contatto con gli alimenti. Per intenderci: tazze e bicchieri inclusi tappi e coperchi, contenitori per alimenti con o senza coperchio, piatti e posate, cannucce e bastoncini monouso, ecc.

Come si richiede il bonus

Per la domanda si dovrà utilizzare la piattaforma che sarà messa a disposizione sul sito web del Ministero dell’Ambiente (www.mase.gov.it) e di cui si avrà notizia nella sezione del sito dedicata alle news. La definizione delle istruzioni e l’elenco della documentazione richiesta per l’istruttoria delle domande (affidata a Invitalia) sono parimenti demandate al MASE.

Il contributo sarà poi concesso in forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite F24, erogato nei limiti delle risorse disponibili (3 milioni per ciascun anno), eventualmente riproporzionato in base alle richieste e reso disponibile trascorsi dieci giorni dalla comunicazione di concessione del credito.