Rinnovabili: nuovi incentivi per impianti a biomasse

di Teresa Barone

Pubblicato 21 Febbraio 2024
Aggiornato 30 Maggio 2024 09:42

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Il GSE promuove interventi di efficienza energetica con l'impianto di generatori a biomassa e accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi: i requisiti.

Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) eroga incentivi attraverso il meccanismo dei Certificati Bianchi gli interventi di installazione di generatori alimentati a biomasse (come ad esempio le stufe a pellet), in sostituzione di vecchi impianti alimentati a combustibili fossili.

Rinnovabili: incentivi agli impianti a biomassa

L’accesso ai Certificati Bianchi è vincolato all’incremento di efficienza energetica rispetto alla situazione precedente all’intervento.

Per gli impianti a biomasse, il GSE ricorda che tale obiettivo può essere ottenuto adottando una soluzione basata ad esempio sull’economizzatore:

Per aumentare il livello di efficienza energetica di un generatore a biomassa può essere considerata quale best practice quella di prevedere, nella situazione post-intervento, l’adozione di una soluzione tecnologica costituita da un generatore a biomassa dotato di economizzatore.

L’apparecchio recupera il calore dai fumi di scarico e lo utilizza per preriscaldare l’acqua in entrate nella caldaia.

Agendo in questo modo, sarà possibile valutare l’aumento dell’efficienza tra la situazione precedente all’intervento e quella successiva, per verificare il rispetto del requisito di accesso.

Per accedere ai certificati bianchi bisogna inviare domanda al GSE con la documentazione di progetto, prima della data di avvio. Entro 90 giorni il GSE fornisce un riscontro.

I soggetti interessati possono presentare i progetti attraverso l’applicativo messo a disposizione sul portale del GSE. Per assistenza si può visitare la specifica sezione del Portale, inviando una segnalazione mediante il servizio: “CERTIFICATI BIANCHI”.

È possibile presentare richiesta di accesso agli incentivi secondo due modalità:

  • progetti a consuntivo (PC): misura delle grandezze nella configurazione ex ante e post-intervento,
  • progetti standardizzati (PS): misura di un campione rappresentativo dei parametri.

Per sistemi di pompaggio, gruppi frigo, pompe di calore, impianti di produzione di energia termica, impianti di produzione di aria compressa, impianti di illuminazione e allaccio di nuove utenze a reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficienti si può presentare delle schede a consuntivo.

Come funzionano i Certificati Bianchi del GSE

Il meccanismo dei certificati bianchi, chiamati anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE), promuove l’efficienza energetica in Italia attraverso la concessione di titoli negoziabili (trasformabili in denaro), che certificano il conseguimento del risparmio energetico  grazie a progetti di efficientamento.

Un certificato equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP).

In genere si applicano nel settore industriale, infrastrutturale, dei servizi e dei trasporti, ma possono anche riguardare interventi in ambito civile.

I certificati bianchi sono scambiati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali. A tal fine, i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica.

In Italia, oltre che per i gruppi frigo ad assorbimento, le biomasse accedono ai certificati bianchi:

  • con installazioni ex novo di generatori e climatizzatori;
  • con sostituzioni di generatori o climatizzatori alimentati di metano, GPL, gasolio, BTZ, carbon fossile, olio combustibile.