Ottenere un’auto elettrica con la formula del leasing sociale potrebbe diventare realtà anche in Italia, che pensa di emulare il modello francese in fase di attivazione per favorire la transizione green e offrire sostegno alle famiglie con reddito basso.
Anche il Governo italiano, infatti, sembra orientarsi verso l’introduzione del leasing sociale a partire dal 2024, permettendo alle famiglie che non superano una determinata soglia ISEE di sostituire la loro auto con un modello elettrico, beneficiando dei contributi statali.
Ad oggi sono undici milioni e mezzo le vetture in Italia al di sotto della classificazione euro 4, in pratica il 30% del parco circolante. Con i costi troppo elevati della auto elettriche è difficile per una famiglia media potersi permettere un acquisto del genere, anche ricorrendo all’Ecobonus auto. Non a caso, gli incentivi 2023 sono rimasti ampiamente ignorati.
Auto elettrica con ISEE e rottamazione
A lanciare questa proposta è stato Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI, ma allo stato attuale pare che il progetto stia coinvolgendo anche diversi Ministeri impegnati nelle prime valutazioni. Le famiglie a basso ISEE sarebbero incentivate alla rottamazione se potessero accedere al leasing sociale e pagare un canone sostenibile. Scondo Sticchi Damiani:
L’importante sarebbe partire nel 2024 con la sperimentazione, anche con un numero minimo di vetture. Poi lo strumento si potrà affinare, proseguendo il confronto con il Governo.
L’assegnazione delle auto elettriche in leasing sociale potrebbe tenere conto dell’ISEE, dell’età del veicolo da rottamare e della tipologia di auto richiesta, in modo da poter stilare una graduatoria destinata alle assegnazioni. La rata potrebbe variare tra i 75 e i 125 euro.
Il parere del Governo sul leasing sociale
Il vicepremier Matteo Salvini si è dichiarato favorevole alla valutazione di questa misura ma non prima di aver valutato le potenziali “controindicazioni”, per non ripetere gli abusi del Reddito di Cittadinanza e del Superbonus.
“Approfondiamo ma, vedendo l’uso e l’abuso di certi strumenti in Italia, quando ho sentito “ISEE e auto in sharing” mi è venuta in mente una sorta di “auto di cittadinanza” o “bonus facciata” e ho detto “aspettate un attimo”.
Intanto a gennaio parte la sperimentazione in Francia; da lì si potrà valutare la risposta del mercato e valutare pro e contro del modello di leasing sociale per le auto elettriche. Di fatto, se si volesse sperimentare anche in Italia lo stesso strumento, si potrebbe attingere ai fondi avanzati dell’Ecobonus 2022 e a quelli del 2023.
=> Eco-incentivi auto verso la rimodulazione: l’annuncio del Ministro Urso
Senza considerare che lo stesso Ministro per le Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nei mesi scorsi aveva espresso la volontà di sostenere una riforma degli eco-incentivi statali, considerata la necessità di accelerare il passo rispetto alla scadenza del 2035, quando dovremo dire addio alle auto diesel e benzina.