Riparte il Bonus colonnine domestiche” per le spese di acquistato e installazione di infrastrutture di ricarica nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023. Le domande si possono presentare dalle 12:00 del 15 febbraio alla stessa ore del 14 marzo, utilizzando la consueta piattaforma telematica.
Vediamo di seguito una guida completa all’incentivo.
Bonus colonnine domestiche: cosa è
Il bonus è rivolto a persone fisiche residenti in Italia e ai condomìni (rappresentati dall’amministratore o da un condomino delegato). Il contributo massimo è di 1.500 euro per i privati e può arrivare a 8.000 euro per le installazioni sui condomìni. La domanda online sul sito Invitalia s completa compilando il modulo di istanza nella finestra temporale indicata. Ecco la documentazione necessaria:
Di seguito, le risposte alle domande frequenti (FAQ) del Ministero sul bonus, con i chiarimenti su chi può beneficiarne, come presentare domanda, quali spese sono ammissibili e le caratteristiche delle infrastrutture di ricarica ammesse.
Chi può richiedere il Bonus Colonnine domestiche?
Possono richiedere il Bonus Colonnine privati e condomini. Possono beneficiare del contributo le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali. I titolari di ditte individuali o società non sono tra i soggetti beneficiari di questo contributo.
Come si richiede il Bonus Colonnine?
Ci sono procedure e scadenze precise per presentare la domanda e richiedere il contributo. Le domande relative alle installazioni effettuate dal 1° gennaio al 31 novembre 2023 si possono presentare dalle ore 12:00 del 15 febbraio fino alle ore 12:00 del 14 marzo 2024.
Come si presenta la domanda su Invitalia?
La domanda può essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma online di Invitalia, attivata nella finestra temporale sopra indicata, con accesso all’area personale (invitalia-areariservata-fe.npi.invitalia.it) utilizzando SPID, CIE o CNS e successiva compilazione del modulo elettronico, seguendo le istruzioni del nuovo sportello, nell’arco di tempo indicato. Una volta completata correttamente la domanda, il sistema informatico genererà una ricevuta di registrazione.
Per la domanda servono:
- credenziali digitali (SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi) per l’accesso alla procedura online (il link è pubblicato sul sito Invitalia all’apertura dello sportello);
- modulo compilato in ogni sua parte;
- indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) attiva.
NB: ciascun beneficiario, che sia una persona fisica o un condominio, può presentare solamente una domanda.
Quali documenti servono per la richiesta di contributi?
Per i privati è obbligatorio fornire:
- Codice fiscale e un documento d’identità del richiedente.
- Copie delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica.
- Estratti del conto corrente che confermino i pagamenti legati alle fatture elettroniche per l’acquisto e l’installazione dell’infrastruttura di ricarica. Questi pagamenti devono essere effettuati tramite un conto corrente intestato al beneficiario, esclusivamente tramite bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, carta di credito o carta di debito intestati al beneficiario del contributo.
- Una relazione finale sull’investimento effettuato e sulle spese sostenute.
- Una certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti che l’infrastruttura è stata installata correttamente.
- Le informazioni del conto corrente su cui si desidera ricevere il contributo.
Per i condomini, è necessario fornire:
- Codice fiscale del condominio e i dettagli del documento d’identità dell’amministratore pro tempore, con una dichiarazione da parte di quest’ultimo che attesti di possedere i requisiti di legge specificati nell’articolo 71-bis delle “Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile e disposizioni transitorie”, oppure dei condomini delegati per condomini con un massimo di 8 partecipanti, nel caso in cui i lavori riguardino parti comuni degli edifici condominiali.
- Una delibera assembleare di autorizzazione per i lavori sulle parti comuni, come definito negli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile, con una dichiarazione da parte dell’amministratore che attesti che questa delibera non è stata impugnata nei termini stabiliti nell’articolo 1137 del codice civile.
- Copie delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica.
- Estratti del conto corrente che confermino i pagamenti legati alle fatture elettroniche per l’acquisto e l’installazione dell’infrastruttura di ricarica, effettuati tramite un conto corrente intestato al beneficiario e solo attraverso bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, carta di credito o carta di debito intestata al beneficiario del contributo.
- Una relazione finale sull’investimento effettuato e sulle spese sostenute.
- Una certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti che l’infrastruttura è stata installata correttamente.
- Le informazioni del conto corrente su cui si desidera ricevere il contributo.
Come vengono concesse le agevolazioni?
Le domande presentate saranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. Il contributo assegnato a ciascun beneficiario sarà erogato in un’unica soluzione.
Se le risorse finanziarie sono insufficienti e i fondi sono esauriti, sarà pubblicato un avviso sul sito istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Entro quando è erogato il contributo?
Il contributo è concesso entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, attraverso un provvedimento cumulativo (con gli elenchi dei beneficiari ammessi).
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emetterà infatti il decreto di concessione ed erogazione dei contributi entro tre mesi dalla chiusura dello sportello, rispettando l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Successivamente, il contributo sarà accreditato sul conto corrente dei beneficiari.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese coperte dal contributo per le colonnine di ricarica elettrica riguardano siano sia acquisto che installazione e i servizi necessari per installare un’infrastruttura di ricarica elettrica.
Nel dettaglio: spese per l’installazione delle colonnine, impianti elettrici, opere edili necessarie, impianti di monitoraggio, progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nonché i costi di connessione alla rete elettrica tramite l’attivazione di un nuovo punto di fornitura.
Per essere idonei al contributo, è necessario documentare tutte le spese e effettuare i pagamenti in modo tracciabile.
NB: l’acquisto da solo, senza installazione, non è sufficiente per richiedere il contributo.
Qual è l’ammontare del contributo?
Il contributo copre l’80% del prezzo di acquisto e installazione, fino a un massimo di 1.500 euro per le persone fisiche richiedenti. Questo limite aumenta a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Il contributo è previsto esclusivamente per le spese di acquisto e installazione già sostenute.
Quali infrastrutture di ricarica sono ammesse al bonus?
Le infrastrutture che possono beneficiare del contributo devono essere nuove di fabbrica e di potenza standard. Una volta installate, devono essere utilizzate in modo diverso a seconda del beneficiario:
- per le persone fisiche devono servire esclusivamente a scopo privato e non essere accessibili al pubblico.
- per i condomini sono destinate all’uso collettivo dei condomini e non possono essere aperte al pubblico.