Conto alla rovescia per accedere all’incentivo Parco Agrisolare: per il nuovo bando PNRR M2C1 (previsto dal Decreto 19 aprile 2023), le domande si inoltrano dal 12 settembre.
Il nuovo regime di aiuti per gli incentivi alle Rinnovabili riservati alle imprese nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale prevede in questo caso contributi a fondo perduto finanziano interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo.
Vediamo in dettaglio cosa cambia rispetto ai finanziamenti dello scorso anno.
Come passare dal vecchio al nuovo bando Agrisolare
Le aziende beneficiarie ammesse all’incentivo con il primo bando, possono rinunciarvi e partecipare al secondo, anche trascorso il limite dei 30 giorni. La piattaforma GSE per la rinuncia ai contributi del primo bando è aperta dalle ore 12.00 di mercoledì 6 settembre fino alle 12.00 di venerdì 8 settembre.
In ogni caso, i progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiario e le imprese devono formalizzare la rinuncia alle agevolazioni ottenute prima dell’istanza di adesione al nuovo bando.
Bando Parco Agrisolare 2023
Con un stanziamento di fondi PNRR da quasi un miliardo di euro, concede contributi a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Nella Tabella 1A sono indicati gli Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria.
Fondo perduto PNRR M2C1
Il decreto 2023 “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale” concede nuovi incentivi nell’ambito del PNRR nella Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” (componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare»)
Contributi al Fotovoltaico su tetti agricoli
- 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso (700 milioni di euro);
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per PMI aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta senza vincolo di autoconsumo, per imprese agricole di produzione primaria (75 milioni);
- fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli (150 milioni di euro);
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per PMI e aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia senza vincolo di autoconsumo, per imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo.
Per le categorie con contributo al 30%, l’intensità dell’aiuto può essere aumentata di:
- 20 punti per le piccole imprese;
- 10 punti per le medie imprese;
- 15 punti per investimenti in zone svantaggiate.
=> Fotovoltaico sui tetti: incentivi e regole fino al 2030
Impianti fotovoltaici incentivati
Il nuovo bando 2023 rivede non soltanto le aliquote di contributo a fondo perduto ma anche i massimali di spesa e la potenza istallabile.
- potenza massima istallabile 1.000 kw/p;
- spesa ammissibile per accumulatori 100.000 euro;
- spesa ammissibile per dispositivi di ricarica 30.000 euro;
- spesa massima ammissibile per beneficiario 2.330.000 euro, incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).
Lavori ammessi
E’ incentivata l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6 kW e 1 MW sui tetti e coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, anche abbinati a sistemi di accumulo e/o colonnine di ricarica per mezzi elettrici.
Possono anche essere eseguiti interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto; lavori di isolamento termico dei tetti; realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.
È consentita la realizzazione di impianti su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto, purché appartenenti allo stesso fabbricato. E’ ammessa la bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, sempre nello stesso fabbricato.
I limiti di spesa
- Fotovoltaico: 1.500 €/kWp
- Sistemi di accumulo: 1.000 €/kWh fino a un massimo di 100.000 euro
- Colonnine di ricarica: 30mila euro
- Rimozione e smaltimento dell’amianto, isolamento termico e sistema di aerazione connessi alla sostituzione del tetto: 700 € per ogni kWp fotovoltaico installato.
L’IVA rientra tra le voci di costo ammissibile soltanto se non è recuperabile.
Chi e come accedere al Bando Agrisolare 2023
Il nuovo avviso indica le modalità di presentazione delle domande, i codici ATECO e le regole operative del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che gestisce la piattaforma telematica per la presentazione delle istanze a partire dalle ore 12:00 del 12 settembre e fino al 12 ottobre 2023.
Ciascun soggetto potrà presentare entro una o più proposte (se per progetti distinti) a valere su un’unica categoria di aiuti:
- investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- investimenti in aziende di trasformazione di prodotti agricoli;
- investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli;
- investimenti nel settore della produzione agricola primaria eccedenti il limite di autoconsumo o il limite di autoconsumo condiviso.
Spesa massima: 2.330.000 euro. Tutti i dettagli nell’Avviso MASAF.