Ammontano a 531mila le imprese italiane della Green Economy nate negli ultimi 5 anni, dal 2017 al 2021. Una cifra che mostra un interesse crescente verso la sostenibilità, oggi rafforzato dalle risorse stanziate dal Recovery Plan.
Secondo il recente Rapporto GreenItaly realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne, la transizione verde coinvolge già oggi 2 imprese manifatturiere su 5.
Nel report, infatti, si coglie un’accelerazione verso un’economia che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità energetiche e sui territori, tanto che nel 2021 è aumentata la quota di imprese eco-investitrici, rilanciando il processo di transizione verde del Paese.
Se da un lato in Italia nel 2021 il 36% dei consumi elettrici è stato soddisfatto da fonti rinnovabili, dall’altro lato il numero delle aziende che hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green rappresenta un dato significativo. Le imprese eco-investitrici sono più dinamiche sui mercati esteri, aumentano di più il fatturato e soprattutto resistono maggiormente alla crisi.
Anche sul fronte occupazione, inoltre, i contratti relativi ai green jobs attivati nel 2021 rappresentano il 34,5% dei nuovi contratti previsti nell’anno. Le figure ricercate dalle aziende sono professionisti qualificati ed esperti, chiamati a operare specialmente nelle aree aziendali ad alto valore aggiunto. Dal punto di vista territoriale, a fine anno gli occupati nel comparto erano pari a 3.095,8 mila unità, di cui 1.017,8 mila unità al Nord-Ovest, 741,2 mila nel Nord-Est, 687,9 mila unità nel Mezzogiorno e le restanti 648,8 mila al Centro.