Da semplici luoghi in cui svolgere le attività quotidiane, dove dormire, lavorare o trascorrere il tempo libero, gli edifici si stanno progressivamente trasformando in spazi abitativi progettati e realizzati al fine di migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone.
Lo sottolinea una recente ricerca condotta da PlanRadar, che ha passato in rassegna le tendenze e le priorità dell’architettura del futuro mettendo in evidenza una crescente attenzione verso le relazioni umane con l’obiettivo di favorire nuove connessioni e opportunità.
Un trend che coinvolge in pieno anche il settore dell’arredamento, dove la riprogettazione degli spazi si basa proprio sul binomio fra una dimensione più personale e un approccio collettivo.
Vivere e lavorare in ambienti condivisi, infatti, rappresenta una scelta sempre più comune sostenuta sia dalla diffusione dello Smart Working sia dall’aumento del costo della vita. A scegliere il Co-living, ad esempio, sono sempre più professionisti spinti dalla ricerca di spazi di lavoro meno onerosi e soprattutto dal desiderio di condivisione, di comunità e di appartenenza.
La richiesta di immobili in coabitazione, inoltre, sottolinea l’esigenza di interagire in aree comuni, una tendenza che emerge anche dall’Europe Co-living report realizzato dal CBRE EMEA Research Team nel 2020.
Nuove tipologie di alloggi: Co-living, Senior-living, Student Housing
Ideate e progettate all’insegna della socialità e della collaborazione, le nuove tipologie residenziali protagoniste del mercato immobiliare spaziano dal Co-living al Senior-living, fino al modello Student Housing.
Il Co-living rappresenta una formula abitativa in grado di rispondere alla necessità di alloggi condivisi e di spazi in ottica Co-working. Non mancano le realtà a livello europeo maggiormente orientate all’Integrated living, in grado di mettere a disposizione una rosa di servizi a elevato valore aggiunto anche focalizzati sulle nuove tecnologie.
Il modello immobiliare del Senior-living, invece, ha come destinatari gli over 65 autosufficienti desiderosi di vivere in ambienti indipendenti ma circondati da aree comuni e condivise, pensate per consentire attività ricreative e incentivare le occasioni di socializzazione.
L’offerta Student Housing, infine, nasce dall’esigenza di creare alloggi per studenti fuori sede nei pressi delle principali Università italiane, spesso caratterizzate da un prestigio internazionale che attira talenti anche dall’estero.
Vivere collaborativo e sostenibilità
Optare per il Co-linving significa scegliere un modello di vita e di lavoro caratterizzato da notevole flessibilità e improntato sulla sostenibilità, grazie all’opportunità di far parte di un sistema condiviso riducendo notevolmente l’impatto del singolo individuo sull’ambiente.
Il vivere collaborativo presso ambienti residenziali condivisi rappresenta quindi una scelta sostenibile, soprattutto se supportata dalla progettazione di arredi che abbia come punto di riferimento la tutela del pianeta e che integri la sostenibilità nei processi aziendali e in tutti i suoi molteplici campi di applicazione, anche economici e sociali.
Colombini Group Contract: soluzioni d’arredo chiavi in mano
Una delle principali sfide per le aziende attive nel comparto dell’arredamento riguarda la necessità di ridisegnare gli spazi e gli arredi pensando al benessere, sia dell’ambiente sia delle persone.
Attenti all’evolversi delle tendenze del mercato relative alle nuove forme del living, gli esperti di Colombini Group Contract hanno messo a punto un approccio integrato per fornire non solo arredo ma anche una rosa di servizi a valore aggiunto.
La divisione autonoma del Gruppo Colombini, fondato nel 1965 a San Marino, estende il concetto di comfort domestico a tutti i luoghi del vivere quotidiano e propone soluzioni di arredo “chiavi in mano” per tre delle tendenze più in voga nel settore del Real Estate: appartamenti in Build-to-rent, Co-living, Student Housing, Senior-living e Hospitality.
Ambasciatore del design Made in Italy nel mondo, il Gruppo Colombini ha già all’attivo la produzione di arredi per oltre 6mila unità immobiliari in ambito residenziale a livello globale, con una presenza stabile non solo in Italia ma anche in Corea, Cina, Sud-Est asiatico, Medio Oriente, Sud America, Regno Unito, Svizzera e Francia.
La mission di Colombini Group Contract, nello specifico, è quella di porsi come unico interlocutore per offrire un arredo versatile e curato nei singoli dettagli grazie a diversi marchi modulabili e intersecabili, in grado di creare una varietà di soluzioni in termini di stile e di budget e di gestire gli ordini in ogni fase, dalla progettazione all’installazione finale.
Abitare collaborativo: il modello Tulou
Valorizzare l’abitare collaborativo e le relazioni sociali è il pilastro fondamentale su cui si fonda il progetto Tulou, giovane start-up avviata da Andrea Colombo, Vittorio Mauri, Santo Bellistri e Linda Maroli che vanta tra gli investitori anche il Gruppo Colombini.
Tulou è un habitat caratterizzato da abitazioni costruite secondo i principi di sostenibilità ambientale e culturale, circondate da spazi comuni sempre a disposizione dei residenti.
Alle cucine grandi e completamente attrezzate si affiancano aree di Co-working aperte 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma anche Rooftop con piscina privata e orti, cinema e sala per gli spettacoli, area benessere con palestra, sauna, spazio yoga, sala medica e meditazione. Ogni Tulouer, inoltre, potrà beneficiare della presenza di una cooperativa alimentare per ottenere generi alimentari dai produttori locali.
Il primo Tulou sarà inaugurato nella primavera del 2023 in Viale Monza 253 a Milano, mentre altri due complessi con una capacità di oltre 300 residenti apriranno nel corso del 2024.
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