Il caro energia non ha risparmiato il prezzo del pellet, che ha subito incrementi a tre cifre questo inverno, con prezzi più che raddoppiati rispetto all’anno scorso. Un anno fa era possibile acquistare il pellet pre-stagionale, con offerte a bancale, intorno ai 4/5 euro a sacco da 15 kg a seconda della qualità scelta, a ottobre 2022 era impossibile trovarlo sotto gli 11,90 euro (con un rincaro del +138%) e a gennaio 2023 si è registrata una media dei 9,2 euro a sacco ma adesso, in bassa stagione, il prezzo viaggia sui 6-8 euro a sacco.
Il pellet di legno un combustibile per stufe a biomassa negli ultimi anni si è diffuso moltissimo anche in città, come alternativa al riscaldamento elettrico o a gas. Un’alternativa finora conveniente ma oggi travolta dai rincari a catena: chi ha investito su impianti di riscaldamento alimentati unicamente da caldaie a pellet, rischia oggi di pagare caro il prezzo della guerra Russia-Ucraina.
Vediamo perché il prezzo del pellet è aumentato così tanto in così poco tempo e quale conviene acquistare.
Quanto è aumentato il prezzo del pellet?
Stando ai calcoli di Altroconsumo, per riscaldare con una stufa a pellet un appartamento di 100 mq, fino all’al 2021 si spendevano sui 500-600 euro per tutto l’inverno mentre nel 2022-2023 le famiglie hanno speso sui 1.300 euro. E le previsioni per l’inverno 2024 non sono affatto rosee.
Oltre agli aumenti, i rivenditori hanno infatti registrato un calo della disponibilità di pellet (-25/30%). Anche per questo il prezzo del pellet per i sacchetti da 15 kg è salito fino a oltre i 25 euro nei mesi scorsi, normalizzandosi poi con la primavera.
Perchè è rincarato il pellet?
I rincari esorbitanti di questi mesi sono causati dall’aumento del costo dell’energia necessaria per produrre il pellet (che è essiccato, triturato e compattato da legna vergine) e dagli altissimi costi di distribuzione, derivante dal caro carburanti.
A tutto ciò si aggiungono le difficoltà di approvvigionamento da altri Paesi da cui si importa il pellet, che deriva da scarti di lavorazione del legno provenienti da Russia, Ucraina e Bielorussia. Molti dei Paesi quali l’Italia stanno privilegiando la domanda interna di pellet, facendo lievitare ulteriormente i costi.
Pellet al prezzo migliore: quale conviene?
Per risparmiare sul costo del pellet, bisogna muoversi in anticipo e acquistare in fase prestagionale, tra maggio e agosto. Come si evince anche dalla fotografia scattata dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL), a gennaio 2023 il prezzo medio di un sacchetto di pellet era di 9,21 euro ma poi è diminuito nelle settimane successive.
Pellet a 5 euro al sacco: è una truffa?
Potrebbe. Trovare il pellet ad un prezzo di 6-8 euro è è di nuovo possibile, ma bisogna valutare con prudenza le offerte di sacchi da 15 kg di pellet ad esempio a 5,9 euro. In generale, consigliamo di diffidare di offerte troppo allettanti. Con la crisi energetica in atto e il prezzo del pellet alle stelle, i truffatori hanno terreno fertile. Soprattutto online è pieno di annunci che promettono forniture a prezzi stracciati: meglio affidarsi alla distribuzione specializzata.
Si risparmia ancora sul riscaldamento con il pellet?
Scegliere il pellet risulta ancora oggi, nonostante i rincari, una scelta sostenibile, poiché la produzione di emissioni di anidride carbonica e di polveri sottili è decisamente inferiore rispetto all’utilizzo di GPL o di gas naturale, non avendo il pellet, soprattutto quello di buona qualità e certificato, additivi chimici o sintetici ed essendo 100% naturale. Le ceneri prodotte possono essere smaltite anche in giardino ed essere utilizzate come fertilizzante naturale.
La convenienza economica è un altro discorso, ma viste le bollette energetiche basate sugli altri combustibili, il risparmio va rapportato alla superficie da riscaldare.
Stufa a pellet: posso usare un combustibile più economico?
A fronte del caro pellet, stanno spopolando in rete tutorial e kit di conversione delle stufe a pellet, proponendo di usarle con altre tipologie di combustibile, come il nocciolino. Si sconsiglia queste pratiche. Il rischio è quello di rovinare l’apparecchio e compromettere la propria sicurezza. Sempre meglio acquistare pellet certificato e di qualità.