In scadenza i termini per presentare la domanda di contributi riservata ai contribuenti che hanno sostenuto nel 2022 spese per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili: possono presentare richiesta di incentivo entro il 30 marzo 2023.
La percentuale applicata sarà comunicata con apposito provvedimento entro dieci giorni dalla scadenza della presentazione delle domande, quindi entro il 10 aprile 2023. Vediamo come funziona.
Incentivi per sistemi di accumulo integrati
Si tratta del credito d’imposta previsto dalla Manovra (comma 812 della legge 234/2021) che spetta sulle spese documentate, sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, anche per l’installazione di sistemi di accumulo su impianti già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto.
Le risorse a disposizione per questa agevolazione sono pari a 3 milioni di euro. Il decreto ministeriale dell’Economia del 6 maggio 2022 prevede che il credito d’imposta spettante a ciascun richiedente sia calcolato dall’Agenzia delle Entrate sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e il totale delle spese agevolabili indicate nelle istanze che vengono presentate.
Accumulo rinnovabili: fare domanda per il contributo
L’importo della spesa agevolabile va indicato nella domanda, che si inoltra per via telematica utilizzando il servizio web dell’Agenzia delle Entrate. Entro cinque giorni arriva poi una ricevuta della presa in carico o dello scarto della domanda. E’ anche possibile farlo tramite intermediario. E’ prevista la possibilità di correggere una domanda già presentata inviandone una nuova, sempre nel marzo 2023.
L’istanza è inviata esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dagli interessati oppure tramite un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni fiscali, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.
Il credito d’imposta si utilizza direttamente in dichiarazione, l’eventuale percentuale non utilizzata nella prima dichiarazione utile può essere fruita nei periodi di imposta successivi. Non si può cumulare il credito d’imposta con altre agevolazioni sulle medesime spese.
Modello, istruzioni e procedura per la domanda sono contenuti nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dell’11 ottobre 2022.