Nonostante la scure di Governo sul Superbonus, sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura, restano in vigore diverse agevolazioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici su tetti, balconi e pertinenze di casa e condomini.
Oltre a detrazioni, crediti fiscali e tariffe incentivanti, sono previste anche semplificazioni per installare impianti fotovoltaici domestici.
Gli incentivi alle Rinnovabili disponibili quest’anno variano a seconda dei casi, permettendo comunque di coprire sempre la spesa per l’acquisto e l’installazione o la realizzazione dell’impianto di autoproduzione energetica, sul tetto di edifici, su pertinenze a terra o su finestre e balconi di casa.
Vediamo quali sono e come funzionano, alla luce delle novità 2024.
Bonus fotovoltaici
I bonus 2024 adatti al Fotovoltaico comprendono una serie di agevolazioni fiscali che incentivano l’installazione di pannelli solari su balcone, finestre, pertinenze e sui tetti degli edifici residenziali, con e senza batterie di accumulo.
C’è anche uno specifico “Bonus Fotovoltaico” per alcune famiglie: è previsto dal Fondo Nazionale per il Reddito Energetico e concede contributi alle famiglie a basso ISEE.
Per tutti, invece, c’è il classico bonus (detrazione IRPEF) per acquisto e montaggio di impianti di produzione, di qualunque tipo: impianti fotovoltaici sul balcone, pannello montato sul tetto di unità immobiliari e di condomini, c’è persino la possibilità di scaricare le finestre fotovoltaiche .
La detrazione varia in base alle caratteristiche tecniche del prodotto: Bonus Ristrutturazione (50%), Superbonus (70%), Ecobonus (65%).
Pannelli solari 2024 con Superbonus 70%
Per fruire dell’installazione dei pannelli fotovoltaici e solari a costo zero si può ancora ricorrere al Superbonus, purché si associ almeno un intervento trainante al progetto di riqualificazione: in questo modo di ottiene il rimborso del 70% della spesa sostenuta sotto forma di detrazione (in cinque rate annuali di pari importo).
Per ottenere la detrazione fiscale sui pannelli fotovoltaici (intervento trainato), in tutti i casi si deve abbinare un intervento trainante come l’isolamento termico dell’edificio o l’installazione della caldaia a condensazione o pompa di calore, riportando in tutti i casi un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno due classi.
C’è anche un bel risparmio in bolletta: il pannello solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria e quello fotovoltaico per produrre energia elettrica da anni sono considerati una soluzione contro il caro-bolletta, anche ricorrendo a kit di installazione per impianti domestici alimentati con la normale spina elettrica di casa.
Sono possibili anche interventi con impianto su pertinenza a terra.
Collettori solari con Ecobonus 65%
Per installare collettori solari destinati ad un accumulatore termico per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento degli ambienti, fino al al 31 dicembre 2024 si può ricorrere all’Ecobonus 65% ordinario. La detrazione (in dieci rate annuali di pari importo) si applica fino ad un massimale di spesa pari a 60.000 euro per unità immobiliare.
Sono ammessi all’incentivo abitazione e appartamenti privati, immobili aziendali e strutture ricettive, ad esempio come supporto ai servizi offerti in albergo o negli agriturismi (bagni, camere, piscine, ecc.) e sono detraibili tutte le spese: fornitura, posa in opera, opere murarie a supporto, spese professionali, etc.
Per la detrazione fiscale servono i consueti documenti: attestazione energetica A.P.E. prima e dopo i lavori per dimostrare il miglioramento di due classi energetiche, asseverazione tecnica di conformità.
Pannelli con Bonus Ristrutturazione 50%
Un’altra soluzione per l’acquisto e l’installazione di pannelli solari fotovoltaici ad uso domestico è il classico Bonus Ristrutturazione al 50%, previsto fino al 2024, fruibile in dieci rate di pari importo in dichiarazione dei redditi.
=> Incentivi Fotovoltaico senza Superbonus
Per accedere all’agevolazione sui pannelli solari al 50% basta inserire l’installazione nell’ambito di una manutenzione ordinaria, anche con la contestuale installazione dell’impianto fotovoltaico, con o senza sistema di accumulo. Con le nuove semplificazioni burocratiche, in pratica, non servono permessi per montare i pannelli in casa.
I nuovi bonus per le comunità rinnovabili CER
Nel 2024 si è aperto poi tutto un nuovo capitolo di agevolazioni. Sono previste dal Decreto CER approvato a fine 2023 e già attivo grazie alle nuove Regole Operative del GSE, emanate nei giorni scorsi e già approvate dal Ministero tramite apposito decreto.
Sono disponibili sia contributi a fondo perduto (per le Comunità Energetiche Rinnovabili costituite nei Comuni con meno di 5mila abitanti), sia tariffe incentivanti, disponibili per le CER di tutto il territorio nazionale.
Le domande partono dall’8 aprile, quando sarà attivata l’apposita piattaforma telematica.