Pronti a partire i nuovi bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto per il Fotovoltaico Agrisolare, utilizzando 1,5 miliardi di fondi del PNRR nell’ambito della misura “Parco Agrisolare”.
Dopo la firma del decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) con i dettagli dell’incentivo, la tipologia degli investimenti coperti e la platea dei potenziali beneficiari, si attende il via libera dalla Commissione Europea per l’avvio delle procedure.
Incentivi Rinnovabili nel PNRR: misura Parco Agrisolare
La Missione di riferimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è quella denominata “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, la componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”.
I nuovi incentivi alle Rinnovabili riguardano in questo caso impianti sui tetti di edifici a uso produttivo (incentivati i pannelli solari con potenza minima installata di 0,375 GW) nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Secondo le anticipazioni, dovrebbero essere ammessi anche i fabbricati strumentali degli agriturismi.
L’installazione di pannelli fotovoltaici, in base al target della misura, dovrà raggiungere una potenza complessiva pari a 375.000 kW entro il 2026. Corsia preferenziale alle attività di produzione agricola primaria. Il 40% delle risorse finanzia progetti al Sud e Isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Bandi Fotovoltaico Agrofiliere
Gli incentivi saranno erogati sotto forma di finanziamenti in conto capitale (contributi a fondo perduto) in misura proporzionale alle spese ammissibili sostenute. Il contributo potrà coprire, oltre all’acquisto e posa in opera dei pannelli solari (con tutte le spese connesse), anche i costi di:
- rimozione di eternit e amianto dai tetti (solo per tramite di ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro),
- miglioramento della coibentazione e areazione (con asseverazione tecnica sugli interventi, in ragione della destinazione produttiva del fabbricato):
I beneficiari sono gli imprenditori agricoli professionali (IAP), le imprese agroindustriali e le cooperative agricole.