La gestione intelligente dei rifiuti è un aspetto importante nello sviluppo delle smart city (insieme alla gestione delle risorse idriche, dell’energia e del traffico), sempre più diffuse in tutte le regioni tanto da sostenere la crescita di un solido mercato, con l’industria di riferimento che coinvolge gli operatori delle diverse fasi di gestione: raccolta, trasporto, smaltimento e riciclaggio.
Secondo la Banca Mondiale siamo di fronte ad una crescita esponenziale di questo mercato, dovuto alla rapida urbanizzazione e industrializzazione dei territori, con una richiesta sempre più stringente di una gestione efficiente dei rifiuti, che spesso arriva a toccare il 20-50% dei budget municipali.
Esiste anche una crescente complessità nella logistica della raccolta rifiuti, con la necessità di rispettare normative rese possibili dall’uso di tecnologie come sensori IoT, RFID, GPS, commercialmente valide con significativi vantaggi operativi, che in un circolo virtuoso sostengono l’espansione del mercato.
La crescita dei sensori IoT e delle connessioni machine-to-machine (M2M), utilizzabili per la lavorazione e lo smaltimento, permettono ad esempio la definizione di uno scenario che può beneficiare molti attori, non il semplice “camion dei rifiuti. Nel segmento smart collection, l’emergere dell’IoT ha rivoluzionato e indirizzato i costi operativi. Le aziende che offrono soluzioni smart per la raccolta dei rifiuti si concentrano su tre soluzioni: monitoraggio intelligente, ottimizzazione del percorso e analisi.
Distribuendo sensori, infrastruttura di rete e piattaforme di visualizzazione dei dati, le società di gestione rifiuti sono dunque in grado di generare informazioni utili ai comuni , che in alcuni casi (registrati negli Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito) in collaborazione con società innovative nella gestione dei rifiuti (Enevo, Smartbin, Bigbelly, ecc.) risparmiano il 30% dei costi di raccolta dei rifiuti.
In Italia è parimenti in evoluzione, con società come la PMI innovativa AdGenera, che in ottiva Industria 4.o ha messo a punto un progetto di Smart Waste Management.
Secondo il rapporto ISPRA Ambiente 2016, ogni anno produciamo in media 500 kg di rifiuti urbani, dunque la sfida è gestirne la differenziazione, la raccolta, il trattamento e lo smaltimento in modo efficiente per il cittadino e sostenibile per il comune. Ad ogni amministrazione è infatti chiesto di rispettare obiettivi via via più stringenti, mirati all’aumento del recupero e del riciclaggio e di metodologie di smaltimento sostenibili.
Norme anti inquinamento più severe, inoltre, aumentano i costi costringendo i gestori a una continua ricerca di processi innovativi per non perdere redditività. Se consideriamo che anche l’Italia è integrata nelle politiche europee di efficientamento della raccolta dei rifiuti, è facile comprendere come questo settore, e le industrie che vi operano, siano chiamati ad una sfida non banale.