La Regione Lazio è la prima in Italia a dotarsi di una figura specialistica chiamata a favorire una maggiore sostenibilità ambientale e una corretta gestione del ciclo dei rifiuti: introdotto con il programma “Lazio plastic free”, il Green Manager diventa indispensabile negli Enti Pubblici, negli ospedali, nelle scuole e anche nelle grandi aziende locali.
A tracciare l’identikit di questo professionista è l’assessore regionale al Ciclo dei rifiuti Massimiliano Valeriani:
L’istituzione del Green Manager rientra nelle dieci azioni stabilite dal programma “Lazio plastic free”, promosso dalla Regione sia nelle istituzioni sia nelle grandi aziende pubbliche e private, in modo da sviluppare le best practices, accrescere l’informazione e la sensibilizzazione. Al fine di contrastare l’uso della plastica e incrementare il recupero e il riciclo degli scarti.
Si tratta di una figura altamente qualificata e preparata: la Regione sottolinea come il Green Manager dovrà essere esperto in legislazione ambientale e aver partecipato a un percorso di formazione specifica (40 ore di lezione e 30 di elaborazione di project work), erogato gratuitamente dalla Regione attraverso l’Arpa Lazio.
Saranno 60 entro la fine del 2019 le risorse coinvolte nel progetto, che prevede anche l’iscrizione a un Albo istituito dalla stessa delibera di Giunta.
Con un milione di euro la Regione finanzierà progetti a tutela dell’ambiente curati dai Green Manager, assegnando i fondi in base al numero dei dipendenti e dei rifiuti prodotti. Le prime a dotarsi di un green manager saranno le aziende regionali e le Asl.
Per le imprese private che aderiranno al progetto per contribuire a mantenere pulite le città del Lazio, poi, è prevista l’assegnazione del riconoscimento Trifoglio verde. E’ allo studio anche l’introduzione di agevolazioni sulla tariffa rifiuti: entro il 2020, nel Lazio la Tari diventerà Tarip (raccolta puntuale).ù