A trionfare all’HackYourMove, il primo Hackathon in Italia sul trasporto intermodale dell’ultimo miglio – evento sulla mobilità creato da FNM e Y4PT in collaborazione con PoliHub Milano – è stato WALKEE, un progetto basato sulla tecnologia piezoelettrica che consente di produrre energia sostenibile grazie al movimento dei pendolari che promette di innovare in modo sostenibile la realtà dei trasporti.
HackYourMove
L’obiettivo dell’evento era di rendere disponibili soluzioni di mobilità che consentano di percorrere in modo più semplice ed efficace gli spostamenti con focus sull’ultimo miglio, il più problematico per il sistema pubblico che non riesce a servire efficacemente spostamenti che abbiano destinazioni finali lontane dalle fermate.
Il vicepresidente di FNM Fabrizio Garavaglia, spiega:
Il Gruppo FNM è da sempre orientato alla ricerca di soluzioni in grado di rispondere ai bisogni di mobilità quotidiana delle persone, anche stimolando e utilizzando idee innovative. L’iniziativa “Hack your move” è stata molto positiva e utile a individuare proposte concrete su un tema importante come quello dell’ultimo miglio.Il progetto vincitore, caratterizzato da una forte impronta di sostenibilità, è particolarmente interessante perché risponde all’esigenza che sentiamo di realizzare iniziative in grado di avere una ricaduta effettiva sul sistema della mobilità.
WALKEE
WALKEE è un accumulatore energetico ecosostenibile che utilizza una speciale pavimentazione basata sulla tecnologia piezoelettrica – capace di trasdurre una sollecitazione meccanica in energia elettrica – per lo sviluppo di energia sostenibile nelle stazioni grazie al movimento effettuato dai pendolari.
Grazie a questo meccanismo, se installato nelle zone di maggiore flusso di passeggeri, sarà possibile creare energia a costo zero nelle stazioni, ad esempio dei treni, da utilizzare per l’illuminazione o per fornire servizi come quello di car sharing elettrico.Si tratta di un progetto tutto italiano, ideato da due studenti del Politecnico di Milano, Giuliana Maugeri e Pietro Piercudani.