Quale lavoratore non si è trovato intasato nel traffico in una giornata di sciopero? A me è successo e, confesso, dopo un’ora e mezza tra prima e seconda marcia ho valutato seriamente le due ruote. Non a motore, però, una bicicletta, agile e magari con pedalata assistita. Cosi’ ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che non sono la sola a pensarlo! Circa l’85% degli interpellati in una recente ricerca OnePoll commissionata dalla Shimano, (componentistica e tecnologie per biciclette) preferirebbe muoversi con un’e-bike per recarsi sul posto di lavoro.
Dalla ricerca a campione, su 1000 Italiani dai 15 anni in su, è emerso il profilo di questi e-bikers: i devoti all’esercizio fisico (77%) che, a causa del lavoro sedentario, vorrebbero approfittare del tragitto casa-lavoro per fare un po’ di movimento; il 57% ha semplicemente piacere di stare all’aperto; il 40% vorrebbe evitare di viaggiare “schiacciati” sui mezzi pubblici. Altre ragioni per scegliere un’e-bike per andare al lavoro? Arrivare prima a destinazione (51%), farlo in tutta comodità (43%), evitare di presentarsi in ufficio affaticato ed accaldato (38%)!
Insomma l’e-bike piace ma ci sono degli ostacoli nelle città che possono limitarne l’adozione: smog, fatica, pericoli e mancanza di piste ciclabili. Eduardo Roldan, Amministratore Delegato di Shimano Italy Bycicle Components srl, ricorda che sta alle aziende del settore bikes
il compito di fare cultura promuovendone i vantaggi; al Sistema Paese il compito di remare in direzione di una nuova consapevolezza legata al concetto di mobilità sostenibile.