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Risparmio energetico: Guida Fisco, proroga mancata e nuovi incentivi statali

di Paolo Sebaste

27 Ottobre 2010 15:00

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Curiosità  dal fronte degli incentivi sul risparmio energetico: poche settimane dopo la pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di una nuova guida sugli incentivi per gli interventi che realizzano un risparmio energetico degli edifici, il sito dell’ENEA, l’ente che ha il compito di “ricevere” ed approvare le domande, ha avvisato che gli incentivi stessi, non essendone stata prorogata la normativa, termineranno il 31 dicembre di quest’anno!

Superflua, dunque, la premura dimostrata dal Fisco italiano nell'aggiornare la propria guida ai “vecchi” incentivi per il risparmio energetico?
La risposta potrebbe essere affermativa visto l'annuncio del Ministro Romani su nuovi incentivi statali presto in arrivo che contemplano anche agevolazioni per immobili ad alta efficienza energetica e per attività  di efficienza energetica industriale. In ogni caso una “misura alternativa” rispetto alla precedente.

L’aggiornamento della Guida del Fisco a molti potrebbe sembrare una piccola beffa, magari non voluta, ma che rende un po' più amara la pillola degli interventi subiti ultimamente da alcuni settori produttivi.

Nei fatti, gli incentivi per la realizzazione del risparmio energetico degli edifici sono stati introdotti ed hanno dimostrato sul campo la loro efficacia nel sostenere soprattutto le piccole imprese del settore edile in un momento di grave crisi congiunturale, consentendo allo stesso tempo di realizzare efficacemente e concretamente quell’impegno al raggiungimento degli obiettivi di risparmio ed efficienza energetica assunti a livello internazionale.

In concreto, ha significato la realizzazione di quel felice connubio di interessi tra impresa, ambiente ed esigenze dei consumatori spesso preconizzato in astratto che ha innescato un circolo virtuoso per migliaia di piccole imprese dimostrando che la green economy non è solo uno slogan, e producendo sviluppo degli investimenti e nuove opportunità  di lavoro.

La manovra economica di fine estate ha freddato il settore con l’introduzione della ritenuta del 10% proprio sui pagamenti effettuati per interventi di risparmio energetico. Una tegola, soprattutto per le piccole imprese, su attività  peraltro già  sottoposte ad un regime di tracciabilità  stringente: il pagamento delle opere da parte del committente, per ottenere il beneficio degli incentivi, deve essere fatto con bonifico bancario!

Oppure possiamo “leggere” la svista tra Agenzia delle Entrate ed Enea in modo positivo? Forse la proroga è in un cassetto pronta alla bisogna… altrimenti a che servirebbe l’aggiornamento di una guida per incentivi in scadenza definitiva?!