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Incentivi green del 55%: nessun rinnovo al 31 dicembre?

di Nicola Santangelo

7 Ottobre 2010 12:10

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Sostituzione di infissi o di caldaia, coibentazione del tetto di casa oppure installazione di pannelli solari. Qualunque sia il lavoro purché venga fatto in fretta. Perché a fine anno termineranno gli incentivi del 55% da destinare agli interventi di riqualificazione energetica.

A meno che il Governo non voglia prorogare l’incentivo persone fisiche, società  ed enti non commerciali dovranno dunque prevedere interventi di riqualificazione energetica nel più breve tempo possibile!

Fino ad oggi l’incentivo per interventi di riqualificazione energetica ha apportato notevoli benefici, anche perché è capitato in un periodo di completa recessione economica. Prova ne sono i 600.000 contribuenti che, tra il 2007 e il 2009, secondo le stime dell’Enea (l’ente incaricato di ricevere le pratiche) ne hanno fatto richiesta.

La detrazione, introdotta con la Legge Finanziaria 2008 e successivamente prorogata fino ad arrivare al 31 dicembre 2010, costituisce il più importante nonché munifico incentivo messo in campo non soltanto in Italia ma in tutta Europa poiché prevede la detrazione dal reddito (IRPEF o IRES) del 55% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione ossia tutti quegli interventi realizzati per limitare il consumo di energia elettrica e le emissioni di gas nel settore edile.
Il beneficio, tuttavia, non potrà  essere goduto immediatamente per intero poiché sarà  spalmato su cinque anni.

Incaricata a ricevere la documentazione e di provvedere il monitoraggio dei dati ambientali ed economici è quindi l’Enea, la quale fornisce assistenza agli utenti, siano essi cittadini o imprese, riguardo ai requisiti tecnici degli interventi e alle procedure per poter usufruire degli incentivi.

E’ ovvio che il rinnovo dell’incentivo, oggi più che mai, risulterebbe di fondamentale importanza poiché rappresenta un’occasione di risparmio per i contribuenti ma anche un sostegno al settore Costruzioni e quindi all’occupazione. Per non parlare dell’emersione del lavoro nero, poiché gli interventi dovranno essere documentati da regolare fattura e il pagamento avvenire tramite bonifico bancario.