Al via il programma Smart&Start con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione 250 milioni di euro per start-up innovative. Dalle ore 12 del 16 febbraio è infatti possibile presentare domanda di accesso al regime di aiuti che prevede contributi alle nuove piccole imprese a sostegno dei programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico di tutto il territorio nazionale.
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Le domande sono finalizzate ad ottenere un finanziamento a tasso zero a sostegno di programmi di investimento e di gestione dell’attività, con una copertura fino all’80% per progetti dal valore compreso tra 100.000 e 1.500.000 di euro da parte di imprese innovative con meno di 48 mesi di vita. Ricordiamo che è possibile presentare domanda di agevolazione anche senza aver ancora costituito la start-up innovativa, a patto che l’adempimento venga effettuato in seguito, anche dopo aver saputo l’esito della valutazione. In caso di programmi realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel Territorio del cratere aquilano è possibile ottenere il 20% del finanziamento a fondo perduto. Per le domande che vedono l’intervento di un investitore qualificato per almeno il 30% del valore del progetto è stata introdotta una corsia preferenziale.
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Per inviare le istanze è necessario collegarsi al portale telematico Invitalia, il Ministero assicura tempi rapidissimi per la valutazione e annuncia:
«È, inoltre, alle battute finali la partnership con ABI che dovrebbe garantire la gestione automatica di tutte le spese fatturabili, esimendo quindi le start-up finanziate dalla gestione di partite finanziariamente costose, come gli anticipi dell’IVA. È inoltre allo studio un meccanismo semplificato per gestire il rapporto tra le start-up, gli istituti di credito e il Fondo Centrale di Garanzia per facilitare l’accesso a risorse per il circolante. Smart&Start si caratterizza comunque come il primo di una serie di interventi su cui il MISE sta lavorando, insieme ad altri importanti attori istituzionali, per dar vita ad una piattaforma nazionale per il venture capital, che valorizzi l’integrazione tra gli strumenti disponibili lungo tutto il ciclo di vita di un’impresa: dal seed capital, allo start-up capital, fino al second-round e al private equity».
Il bando Smart&Start rimarrà aperto con modalità a sportello fino ad esaurimento delle risorse stanziate.