Nonostante il mercato del lavoro sia profondamente cambiato negli ultimi anni, diventando sempre più orientato alla “flessibilità”, le regole dell’accesso al credito non cambiano: niente prestiti senza un lavoro fisso. Una delle ultime indagini Adnkronos conferma la rigidità delle condizioni imposte dagli istituti bancari necessarie per ottenere un prestito, un finanziamento o un mutuo. Risultato? L’accesso al credito resta difficile per i precari, tanto che 7 giovani senza lavoro stabile su 10 si sono visti negare il prestito.
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Garanzie
Una situazione difficile per tutti i giovani presenti su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dal motivo per cui viene richiesto il finanziamento: acquistare una macchina, aprire un’attività, comprare un’immobile e così via. Nella migliore delle ipotesi si riesce ad ottenere il credito grazie alla garanzia offerta da un genitore o un parente con una situazione stabile.
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Condizioni sfavorevoli
Da sottolineare però che ai fortunati casi in cui la richiesta va a buon fine senza il ricorso ad un garante, le banche e le finanziarie offrono prodotti ad hoc che presentano condizioni decisamente più sfavorevoli rispetto a quelle proposte a chi ha un contratto a tempo indeterminato, in termini di:
- tetto del finanziamento;
- tasso di interesse;
- durata della rate.