La riforma degli incentivi alle imprese per lo sviluppo di programmi imprenditoriali, ha determinato anche l’abrogazione di numerosi programmi di finanziamento, tra cui anche Industria 2015 (commi da 841 a 845 della legge 296 del 2006) a suo tempo pensato per sostenere progetti di innovazione tecnologica e Green Economy.
Tra i detrattori, il direttore del Kyoto Club, Gianni Silvestrini, associa l’abolizione del programma alla volontà del Governo di rilanciare il Nucleare. Industria 2015 mirava, infatti, anche a finanziare l’uso di energie rinnovabili, Fotovoltaico in primis.
Abrogate anche le agevolazioni per la ricerca mineraria; centri per lo sviluppo dell’imprenditoria al Sud; incentivi per la rimozione dell’amianto nelle imprese; aiuti per le imprese di armamenti; incentivi per le fonderie. Cancellati poi i seguenti fondi:
- credito agevolato al settore industriale;
ristrutturazione e riconversione industriale per imprese manifatturiere ed estrattive.
Infine, un allegato al decreto legislativo elimina anche alcune vecchie misure rimaste incredibilmente attive come “urgenti”, come ad esempio i fondi per la realizzazione di strutture turistiche in vista dei Mondiali di Calcio del ’90!
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