Un miliardo e mezzo di euro. È questa la cifra che sarebbe necessaria per coprire le richieste di finanziamento di progetti innovativi pervenute in relazione ai bandi ex 488 e presentate dalle aziende del Mezzogiorno, in attuazione del regime di aiuti introdotto dal decreto del 23 luglio 2009. Il problema è nello stanziamento, che prevede un budget complessivo di appena 500 milioni, meno di un terzo del totale richiesto.
Sono questi i primi dati resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo Economico, che evidenziano come le imprese del Sud abbiano necessità di ulteriori fondi per superare la crisi economica.
Molti degli investimenti in innovazione non potranno quindi essere portati a termine, soprattutto in Campania dalla quale sono pervenuti progetti per 843 milioni. A seguire la Sicilia con 384 milioni, la Puglia con 247 milioni e in coda la Calabria con 68 milioni.
I 500 milioni disponibili erano suddivisi in tre macro-categorie: in particolare, 100 mln destinati agli obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale; 300 mln allo sviluppo di fonti di energia rinnovabili; 100 mln a programmi qualificati di ricerca e sviluppo sperimentale.
Dal punto di vista della tipologia d’impresa, il boom di richieste è stato presentato dalle piccole aziende, per un totale di 167 domande su 261. Le medie imprese hanno registrato 58 domande, mentre quelli di grandi dimensioni chiudono il computo numerico con 36 unità.
A questo punto le aziende che sono riuscite a inviare la domanda online dovranno confermarla con l’invio cartaceo e passare alla fase conclusiva di valutazione dei contenuti a cura del Ministero, il quale deciderà sulla definitiva concessione del supporto economico.