Mentre l’Istat ricorda quanto la ripresa post-crisi sia ancora lontana, soprattutto sul fronte occupazionale, la Piccola Industria di Confindustria e Intesa Sanpaolo firmano un accordo con l’obiettivo di rilanciare la competitività delle Pmi, promuovendone gli investimenti nella ricerca applicata e nell’internazionalizzazione e sostenendone l’aggregazione.
Un plafond da 10 miliardi di euro di cui 5 miliardi destinati a strumenti già in essere: sostegno al capitale circolante (conto insoluti), sospensione delle rate di mutui e leasing e allungamento delle scadenze dei crediti a breve termine.
Il resto andrà ad alimentare nuovi strumenti ibridi, in grado di sostenere le imprese per attività come: finanziamento delle scorte (anticipo fornitori), semplificazione della bancabilità piani di sviluppo, operazioni di aggregazione e crescita dimensionale, ricerca e innovazione ed internazionalizzazione.
L’obiettivo è consentire alle piccole aziende di finanziare i propri progetti di sviluppo superando le difficoltà legate ai costi e ottenendo rating che rispecchino l’effettiva capacità di sostenere il business.
Fa parte dell’accordo anche la messa a punto di uno strumento di autovalutazione finanziaria, accessibile sul sito dell’associazione per un’auto-diagnosi basata su valori contabili di bilancio e su aspetti qualitativi. La banca fornirà inoltre un simulatore che permetta alle imprese di valutare i propri profili di rischio.
Soddisfatta la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ribadisce la necessità di un piano di competitività da parte del Governo entro fine 2010: necessario favorire la capitalizzazione e l’aumento dimensionale delle imprese, anche utilizzando la leva fiscale.
Il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha sottolineato come il proprio gruppo abbia continuato a sostenere le imprese anche durante la crisi, ne è la dimostrazione il piano d’intesa già siglato a luglio 2009 con Confindustria,proseguendo ora in questa direzione con interventi straordinari a favore della crescita e dello sviluppo delle Pmi.