È stato ufficializzato il decreto legislativo 141 del 13 agosto 2010, che dà attuazione della direttiva comunitaria 2008/48 in materia di credito al consumo: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta lo scorso sabato 4 settembre.
Il decreto ha reso attuativi numerosi interventi relativi ai soggetti che operano nel settore finanziario, disciplinando numerosi aspetti che coinvolgono la regolamentazione del micro-credito.
Un passo necessario, poiché – nonostante l’estremo impulso del settore negli ultimi anni – la normativa in materia risultava quantomeno carente: fino ad oggi, infatti, non era possibile evitare il passaggio presso una banca per l’ottenimento del credito e pertanto l’operato di assistenza e consulenza di aziende e professionisti del settore risultava inevitabilmente parziale.
La nuova legge rende indispensabile la costituzione di un organismo con il compito di mantenere un albo di tutti i soggetti che intendono operare in tale ambito, e che costituirà il riferimento giuridico in materia.
Altro passaggio normativo importante si individua all’articolo 111, in cui si evidenzia la distinzione tra attività di microcredito con finalità sociali – i cui finanziamenti non superiori ai 10mila euro dovranno essere concessi a favore di persone fisiche in particolari condizioni economiche e sociali – e attività di microcredito con finalità di impresa.
Quest’ultima, in particolare, potrà essere utilizzata per concedere finanziamenti, non superiori ai 25mila euro, a persone fisiche o società di persone e società cooperative finalizzati all’avvio o esercizio di attività lavorative.