La Legge di Stabilità, ora all’esame del Parlamento, mette a rischio gli incentivi concessi dall’INAIL alle imprese impegnate per garantire la sicurezza sui propri luoghi di lavoro a causa della prevista riduzione delle disponibilità economiche dell’INAIL.
Attività INAIL a rischio
A lanciare l’allarme è il presidente del Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INAIL), Francesco Rampi: «la riduzione delle disponibilità economiche prevista dal ddl. n.1120 comporterà una significativa contrazione delle attività dell’Istituto: dalla ricerca al sostegno alle imprese che investono per la sicurezza dei lavoratori». Per questo, secondo Rampi, è necessario avviare una valutazione delle criticità che, se venisse confermato l’attuale testo della Legge di Stabilità, dal 2014 rischiano di esserci gravi ripercussioni sullo svolgimento generale delle attività dell’Istituto e più in particolare sulle attività di ricerca, prevenzione, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo.Eppure, ricorda Rampi, «solo pochi giorni fa il presidente della Repubblica ha ribadito il suo autorevole pensiero in merito al tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, evidenziando la prioritaria esigenza di sviluppare la cultura e le prassi della prevenzione, al fine di ridurre gli infortuni e le malattie professionali». Se dovesse essere confermata la riduzione, l’INAIL dal 2014 potrà garantire ai propri assistiti esclusivamente le prestazioni economiche con una conseguente e «significativa contrazione delle attività di ricerca e innovazione tecnologica a supporto delle politiche di prevenzione, del sostegno economico alle imprese che investono in sicurezza e delle prestazioni di carattere sanitario, finalizzate alla riabilitazione e al reinserimento sociale lavorativo» ravvisa il presidente del Civ.
Un mld per equità sociale e costo del lavoro
Pur confermando il proprio sostegno alle politiche economiche del Governo l’Istituto «ritiene possibile mettere a disposizione, in via sperimentale e per il biennio 2014/2015, complessivamente circa un miliardo di euro da destinare alle politiche per il contenimento del costo del lavoro e per l’equità sociale», in questo modo l’INAIL potrà «garantire una più consistente premialità a favore delle imprese concretamente impegnate nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e risolvere storiche, gravi, criticità. Tra queste, evidenziamo l’iniquo valore delle prestazioni economiche per i familiari dei caduti sul lavoro e la necessità di recupero del valore d’acquisto delle rendite erogate ai lavoratori infortunati e tecnopatici, prive di un adeguato sistema di rivalutazione», conclude Rampi.