Innovazione nella comunicazione: bando in Umbria

di Teresa Barone

6 Marzo 2013 09:19

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Contributi alle imprese umbre per sostenere i progetti di innovazione finalizzata alla comunicazione.

La Giunta della Regione Umbria ha approvato la pubblicazione di un nuovo bando volto a promuovere, nelle imprese del territorio, l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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Il bando (che sarà pubblicato a breve sul BUR della Regione Umbria) prevede la concessione di contributi alle imprese che realizzano progetti inerenti l’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in azienda, sia attraverso l’acquisizione di prodotti sia di servizi specialistici: le diverse aree di attività riguardano le infrastrutture (realizzazione di sistemi di networking cablati o wireless e server farm), i portali Web e i software gestionali, compresi i sistemi integrati per la produzione.

Grazie al plafond di 600mila euro, saranno finanziate le iniziative delle PMI volte a potenziare questo tipo di servizi, basati su un investimento non inferiore ai 10mila euro e non superiore a 50mila euro.

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Sono inoltre previsti contributi maggiorati per le imprese che presenteranno progetti finalizzati anche a incrementare l’occupazione.  Ecco la presentazione del bando dell’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi:

«La procedura che abbiamo voluto utilizzare è quella cosiddetta ‘a sportello’, con l’istruttoria e la valutazione delle domande pervenute che saranno effettuate secondo l’ordine cronologico assegnato dal sistema al momento dell’invio telematico, fino all’esaurimento dei fondi. L’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione è un elemento essenziale della strategia di sviluppo e competitività delle piccole e medie imprese anche alla luce dell’impegno su i temi dell’Agenda Digitale per il nostro paese. Il bando individua le aree di attività, suddivise in specifiche categorie progettuali e, per ciascuna di esse, i requisiti tecnico-qualitativi minimi cui i progetti presentati devono attenersi per poter essere ammissibili a contributo».

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