L’Italia è la prima fruitrice dei Fondi concessi dall’Unione Europea agli Stati Membri: considerando solo i finanziamenti al di sopra di 10mila euro nel 2011, sono stati 7 mila gli Enti italiani e le aziende che ne hanno beneficiato, contro i 5200 della Francia, 4800 della Germania e i 4600 dei Regno Unito.
A stilare la classifica dell’utilizzo dei Fondi europei è stata la Camera di Commercio italobelga, smentendo la credenza comune che l’Italia non sfrutti a dovere appalti e bandi aperti a livello europeo.
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Il 70% delle organizzazioni italiane che si sono aggiudicate i Fondi UE sono del Nord, il 22,6% del Centro e 265 del Sud, con la provincia di Milano che la fa da padrone «percependo direttamente un fondo europeo su cinque versati», si legge nel Rapporto.
Dalla lista degli Enti italiani i ricercatori hanno escluso «Ministeri, Agenzie e istituti nazionali che, avendo sede principalmente a Roma, avrebbero sbilanciato i dati e la rappresentatività dello studio».
Anche se a livello di numeri l’Italia è la prima beneficiaria dei Fondi UE, a livello di entità dei contributi ricevuti dalla Commissione europea: nel 2011 le imprese italiane hanno ricevuto 516 mila euro, contro l’oltre un milione di euro ricevuto in media da quelle tedesche e l’1,34 milioni di euro delle spagnole.
In conclusione in Italia «partecipiamo a moltissimi progetti, e questo è un segnale incoraggiante, ma la mancanza di fiducia nelle proprie capacità, distoglie forse le aziende da obiettivi più ambiziosi», ha commentato il segretario generale della Camera di commercio, Matteo Lazzarini.