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Stabilizzazione precari: risorse in Umbria

di Teresa Barone

21 Maggio 2012 09:05

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La Regione Umbria amplia il plafond stanziato per la promozione delle nuove assunzioni nelle imprese locali: in arrivo 5 milioni di euro per le stabilizzazioni dei precari.

La Regione Umbria ha stabilito lo stanziamento di ulteriori risorse economiche finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori precari da parte delle imprese: con l’attivazione di nuovi fondi fino a 5 milioni di euro, infatti, la Giunta regionale consentirà alle numerose aziende locali di ricevere gli incentivi per promuovere le assunzioni a tempo indeterminato.

Bando stabilizzazione precari

L’annuncio dello stanziamento di nuove risorse per le imprese che assumono lavoratori precari è stato dato dall’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi: il bando prevedeva inizialmente oltre 3 milioni di euro per le aziende del territorio, con la concessione di agevolazioni pari a 9 mila euro per ciascun nuovo contratto di lavoro a tempo indeterminato attivato.

Le richieste delle imprese, tuttavia, sono state molte di più rispetto alle risorse, da qui la decisione della Regione di potenziare il raggio di azione del bando.

«Abbiamo registrato un importante interesse da pare delle. Sono state presentate richieste da oltre 700 imprese per la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato di 1.677 lavoratori in precedenza occupati a tempo determinato o con contratti atipici. Di conseguenza, l’intera dotazione finanziaria è andata rapidamente esaurita grazie anche alla semplificazione apportata con la procedura a sportello che abbiamo attivato».

È sempre l’assessore a sottolineare come il bando rappresenti una risorsa fondamentale per le imprese e i datori di lavoro locali, spesso in difficoltà nell’assumere nuova forza lavoro e stabilizzare i lavoratori già attivi in azienda. Attraverso l’ampliamento delle risorse, infatti, verrà data la possibilità di ricevere gli incentivi ad altre 400 imprese, consentendo la stabilizzazione di circa mille lavoratori precari.